Vigili assenti? Sabato sera studiavano

Vigili assenti? Sabato sera studiavano
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Polemiche, rivelazioni, guerre di cifre. Si arricchisce di nuovi particolari la vicenda dei vigili assenti durante l'evento più impegnativo per la polizia locale di Venezia: la notte del Redentore, che ha richiamato in laguna oltre 80mila persone.

Via via che procede la fase istruttoria avviata dall'amministrazione, si scopre ad esempio che c'erano assenze per infortunio e per maternità, ma perfino un permesso studio (generalmente concesso per frequentare corsi o dare esami) ottenuto da un agente talmente ligio al dovere da essere evidentemente impegnato sui libri il sabato sera, nel giorno della festa più attesa dai veneziani.
Questo, per quanto riguarda i soli agenti. Perché le assenze hanno colpito anche i vertici del Corpo di polizia municipale: due dirigenti su tre sabato sera erano a riposo e così era per nove funzionari su dodici. Insomma, in servizio in una serata di piena emergenza, con la città presa d'assalto e i ben noti pericoli di sicurezza pubblica, sul campo c'erano un dirigente e tre funzionari sui 15 totali. Ovviamente questi dati sono stati snocciolati ieri dai sindacati, che non hanno digerito le accuse dell'amministrazione.
A dare fuoco alle polveri erano stati prima l'assessore alla Sicurezza Giorgio D'Este e poi il sindaco Luigi Brugnaro proprio su queste pagine. Quest'ultimo ha annunciato una verifica puntuale su tutte le assenze, avendo intuito una sorta di sciopero strisciante anche da parte di quei comunali a cui finora egli aveva dimostrati di tenere di più, cercando di ripristinare almeno in parte lo stipendio falcidiato negli ultime tre anni con lo sforamento (nel 2014 e nel 2015) del patto di stabilità.
Il permesso studio, che di solito si concede per frequentare corsi o dare esami, è probabilmente l'aspetto più eclatante fra le assenze, visto che rarissimamente il sabato le università sono aperte per esami, ma comunque si tratta di una richiesta concessa dal Comando e quindi non sindacabile dal punto di vista della legittimità. Nel merito, comunque, l'amministrazione comunale intende vederci chiaro.
Finora si era parlato (su dichiarazioni dell'assessore D'Este) di 77 assenti sui 163 previsti in servizio, ma i dati del foglio di servizio parlano invece di 45 assenti, così suddivisi: 1 permesso studio, 4 infortunio, 2 maternità, 3 permessi recupero ore, 9 congedi parentali, 1 congedo straordinario, 13 malattia, 5 permesso legge 104, 7 aspettativa.

«I numeri non contano più di tanto, poiché 70 o 45 sono comunque una percentuale importante - è il commento dell'assessore - e dire che c'è stata una sorta di sciopero bianco non è una bestemmia, visto tutto ciò che era accaduto quando si è introdotto l'obbligo per tutti di porto d'armi. Tutto non per l'arma in sè, ma per non fare gli scomodi turni serali e di notte, per incrementare l'attività di sicurezza richiesta dallo stesso Ministero dell'Interno».
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Il Gazzettino