Vertice in Regione sulla cimice asiatica

Vertice in Regione sulla cimice asiatica
AGRICOLTURAROVIGO Domani mattina si terrà un tavolo tecnico in Regione al quale parteciperà anche la Coldiretti. Il Tavolo verde è stato convocato per fare il punto della...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
AGRICOLTURA
ROVIGO Domani mattina si terrà un tavolo tecnico in Regione al quale parteciperà anche la Coldiretti. Il Tavolo verde è stato convocato per fare il punto della situazione sulla cimice asiatica, l'insetto che più sta facendo preoccupare l'agricoltura sia in termini di produzione che di redditi.

Alla situazione già disastrosa, con la cimice che impera nei frutteti e tra i seminativi, si aggiunge il fatto che le condizioni climatiche di questi giorni creano le condizioni utili alla proliferazione indisturbata dell'insetto. Con il ritorno del grande caldo fuori stagione, che in alcuni casi ha fatto schizzare le temperature fino ai 30 gradi, non solo si moltiplicano le fastidiose zanzare, ma è allarme cimice nei campi. Questa specie di cimice prolifica con il deposito delle uova almeno due volte all'anno con 300-400 esemplari alla volta. Una sola puntura di cimice rende inutilizzabile e incommerciabile il frutto colpito, compromettendo seriamente il raccolto. L'insetto sta devastando meli, peri, kiwi come ha fatto, nei mesi precedenti, con i peschi, ciliegi e albicocchi, con danni alle produzioni e un pesante impatto occupazionale. Finora i danni stimati superano i 250 milioni di euro in tutta Italia, più di 100 solo in Veneto.
«A rischio - afferma Coldiretti - non c'è solamente la produzione di questo 2019, perché il danno non è solo quello diretto. Se il fenomeno non sarà controllato, alcune aziende hanno già comunicato che chiuderanno, alcune colture potrebbero essere abbandonate e pagherà le conseguenze non solo il comparto agricolo, ma anche quello sociale, con calo del lavoro e delle economie che girano grazie alle filiere. Tutto questo si trasformerà in pericolo ambientale in quanto, una volta finita la stagione calda, le cimici cercheranno riparo nei centro abitati, infestando le case».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino