Verso il Trentino Alto Adige con la forte voglia di cambiare

Verso il Trentino Alto Adige con la forte voglia di cambiare
VOLTAGO - Gli incontri anche porta a porta, tanto a Voltago che nella popolosa frazione di Frassenè sono terminati, importanti e fondamentali per far conoscere il pensiero del...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
VOLTAGO - Gli incontri anche porta a porta, tanto a Voltago che nella popolosa frazione di Frassenè sono terminati, importanti e fondamentali per far conoscere il pensiero del comitato che ha speso tempo ed energie per il Referendum di domenica: il sì significa la volontà di lasciare il Veneto per la regione Trentino Alto Adige. Domani si vota nei due seggi di Voltago (municipio) e Frassenè (ex canonica), il vero nemico del comitato si chiama Aire: l'Anagrafe degli Italiani residenti all'estero, ovvero quegli emigrandi che non potranno contribuire a raggiungere l'obiettivo del quorum (oltre il 50 per cento degli aventi diritto al voto), necessario per la validazione della consultazione, come già successo a Taibon e molti anni fa nei territori ladini.

«Ci siamo - dice Gabriele Riva a nome del comitato - gli elettori potranno decidere in maniera autonoma del proprio futuro. Il referendum per il passaggio alla Regione Trentino Alto-Adige darà loro la libertà di una scelta che in questi ultimi anni sembra quasi non fare più notizia tanto è stata comune in tutta la provincia di Belluno». Il Comune di Voltago, assieme a quello di Auronzo di Cadore, è l'ultimo dei Comuni confinanti con le due province autonome di Trento e Bolzano a voler alzare la voce per dare un segno di malcontento diffuso e di voglia di radicale cambiamento. «Non basta - incalza Francesca Della Lucia del comitato pro referendum - vociare in piazza e confidarsi tra vicini di casa e poi non concludere la cosa con un segno concreto. Finalmente questa possibilità è a portata di mano per far valere il diritto di cambiare direzione». A muovere il comitato verso il Referendum anche l'aumento progressivo dello spopolamento, la chiusura di servizi e attività commerciali, produttive, turistiche e la resa e rassegnazione di quanti tenacemente vorrebbero restare a vivere nel loro paese. «Se questa situazione negativa e senza via di uscita - prosegue Gabriele Riva - è ciò che vogliono i voltaghesi, i frassenesi e i digomanèr - allora sarà inutile andare al voto. Per tutti quanti gli altri domenica è l'occasione per dire basta».
Mirko Mezzacasa

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino