Veneto Strade ora è per il 76% della Regione

Veneto Strade ora è per il 76% della Regione
LA CESSIONEVENEZIA Veneto Strade adesso è per il 76% di proprietà della Regione. Le ultime quote acquisite da Palazzo Balbi, come si evince da un decreto pubblicato ieri sul...

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LA CESSIONE
VENEZIA Veneto Strade adesso è per il 76% di proprietà della Regione. Le ultime quote acquisite da Palazzo Balbi, come si evince da un decreto pubblicato ieri sul Bur, sono quelle vendute dalla Società delle Autostrade Serenissima, la spa che una volta gestiva la Venezia-Padova e che, dopo la nascita di Cav con il Passante di Mestre, non ha più la gestione neanche di un centimetro di asfalto ma che ciò nonostante è rimasta in vita, completamente privata. Seppure in ritardo rispetto alla tabella di marcia, la Serenissima alla fine ha manifestato la volontà di cedere le proprie azioni di Veneto Strade alla Regione e la stipula notarile della compravendita è avvenuta lo scorso 19 luglio.

La Regione, dunque, adesso ha il 76% delle quote delle società, mentre la Provincia di Padova, la Città Metropolitana di Venezia e la Provincia di Treviso hanno ciascuna il 7,14%, e la Provincia di Belluno ha il 2%. Adesso, in base al protocollo firmato lo scorso 23 febbraio, in Veneto Strade dovrebbe entrare Anas come socio al 51%. L'ingresso di Anas nella compagine societaria - era stato spiegato - attraverso le sinergie attivabili ha lo scopo di rendere ancora più efficiente la gestione dell'attuale rete stradale sul territorio regionale e di ammodernare l'intero assetto infrastrutturale tramite la gestione unitaria del patrimonio stradale. Perché ciò si realizzi, però, è necessario un decreto di classificazione di una parte della rete stradale che diventi statale. La procedura interesserà il Consiglio superiore dei Lavori pubblici e le commissioni parlamentari, per arrivare infine ad avere un decreto del presidente del consiglio dei ministro.
I LAVORI

Nel frattempo Veneto Strade, su incarico della Regione, sta monitorando i ponti della viabilità veneta di propria competenza. Si tratta complessivamente di 771 ponti, di cui 321 in provincia di Belluno e i rimanenti 450 in pianura. I fondi stanziati da Palazzo Balbi per il miglioramento statico dei ponti ammalorati sono 15 milioni di euro, cioè 5 milioni per ciascuna annualità dal 2018 al 2002, soldi stanziati con delibera dello scorso 31 luglio. I ponti che dovranno essere sistemati sono una quindicina - quindi con un costo di un milione l'uno - ma l'amministratore delegato di Veneto Strade, l'ingegner Silvano Vernizzi, ha precisato che non ci sono assolutamente situazioni di pericolosità.
Al.Va.
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Il Gazzettino