LA SFORBICIATAMESTRE Quasi 12 miliardi di euro finiranno nelle casse del fisco, dopo essere transitati per le tasche degli italiani. É quanto calcola senza mezzi termini...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MESTRE Quasi 12 miliardi di euro finiranno nelle casse del fisco, dopo essere transitati per le tasche degli italiani. É quanto calcola senza mezzi termini l'Ufficio Studi della Cgia di Mestre. Dalle tredicesime di quest'anno, infatti, i 33,8 milioni di beneficiari (16 milioni pensionati e 17,8 milioni lavoratori dipendenti) che incasseranno un ammontare lordo pari a 45,7 miliardi di euro, dovranno sottrarne 11,8 di ritenute Irpef, rimanendo con 33,9 miliardi netti. In Veneto, dai 4,16 miliardi lordi di gratifica natalizia, l'Erario riscuoterà da quasi 3 milioni di persone (1.277.000 pensionati e 1.669.000 lavoratori dipendenti) ben 1 miliardo di euro, lasciandone ai veneti poco più di 3. In vista della decisione che dovrà prendere il Parlamento in merito a quale imposta destinare il taglio da 8 miliardi di euro previsto dal disegno di legge di Bilancio per il 2022, la Cgia non ha dubbi: la riduzione deve interessare l'Irpef e non l'Irap. In Veneto nel 2020 i contribuenti hanno infatti versato 15,9 miliardi di euro di Irpef e 1,37 miliardi di Irap.
L'INDICAZIONE
Il taglio dell'Irpef - si fa presente dalla Cgia - eleverebbe le buste paga e le pensioni, favorirebbe i consumi e, molto probabilmente, contribuirebbe ad aumentare il fatturato degli artigiani e dei piccoli commercianti che vivono quasi esclusivamente di domanda interna. Destinare il taglio solo all'Irap, invece, premierebbe le grandi imprese, visto che negli ultimi anni alle piccole e alle micro aziende il peso dell'imposta regionale sulle attività produttive è stato alleggerito in modo significativo. Ora, per i pensionati che ritirano la tredicesima alle Poste l'operazione scatterà giovedì 25 novembre, mentre per tutte le persone in quiescenza che la ricevono direttamente sul conto corrente il pagamento è previsto il 1. dicembre. I lavoratori dipendenti e quelli privati, invece, riceveranno l'importo entro Natale. Tuttavia, grazie alle tredicesime, benché decurtate, la speranza è che a festeggiare siano anche i negozianti e le botteghe artigiane, in un'ottica di rilancio dei consumi.
SPINTA AGLI ACQUISTI
In questo senso, la previsione dell'Associazione Artigiani e Piccole Imprese parla di 900 milioni di euro di acquisti. Certo, molto dipenderà dall'andamento dell'epidemia e dalle eventuali chiusure che il Governo potrebbe introdurre nelle prossime settimane, ma la stima di spesa per i regali natalizi 2021 dovrebbe tornare almeno alla soglia registrata nel 2019, quando sfiorò, appunto, i 900 milioni (9 miliardi su base nazionale). Niente a che vedere, comunque, con quanto si spendeva prima della Grande recessione del 2008, quando in Veneto per i balocchi di dicembre s'investivano quasi 2 miliardi di euro (20 in tutta Italia). C'è da dire che la contrazione registrata in questi ultimi anni è in parte ascrivibile anche alla tendenza dei veneti ad anticipare gli acquisti, concentrandone molti nel mese di novembre, approfittando del Black friday. Di certo, con meno acquisti, a pagare il conto sono stati soprattutto i negozi di vicinato, mentre gli outlet e la grande distribuzione sono riusciti ad ammortizzare il fenomeno. Tendenzialmente anche questa volta i generi alimentari dovrebbero confermarsi la tipologia di regalo natalizio più diffusa; seguono giocattoli, prodotti tecnologici, libri, abbigliamento e scarpe, articoli per la cura della persona. Tra i prodotti che rischiano di non recuperare quanto perso rispetto al periodo pre-Covid spiccano i biglietti per gli spettacoli, i concerti e i viaggi. Per contro, non c'è dubbio che i cosiddetti regali digitali (in particolare gli abbonamenti a piattaforme streaming e buoni per acquistare online), acquistabili dunque senza doversi recare in negozi fisici, otterranno un ulteriore aumento.
Luca Bagnoli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino