Veneto Banca, tra i testimoni Malvestio: «Non posso rispondere»

Veneto Banca, tra i testimoni Malvestio: «Non posso rispondere»
IL PROCESSOTREVISO L'obiettivo di Ermenegildo Costabile, il difensore di Vincenzo Consoli, era chiaro: chiamare a testimoniare l'avvocato Massimo Malvestio (ex legale di Consoli...

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IL PROCESSO
TREVISO L'obiettivo di Ermenegildo Costabile, il difensore di Vincenzo Consoli, era chiaro: chiamare a testimoniare l'avvocato Massimo Malvestio (ex legale di Consoli nello stesso procedimento per cui è a processo l'ex ad, nonché consulente legale di Veneto Banca ed ex socio azionista, ndr) in merito a una maxi baciata proposta da Girolamo Stabile (direttore del fondo Optimum) che, nonostante avesse potuto risolvere i problemi economici di Veneto Banca, venne rimandata al mittente in primis dallo stesso Malvestio (interpellato proprio in qualità di consulente legale) ma soprattutto da Consoli. Segno che, secondo la difesa, fu proprio l'ex ad a non voler ricorrere alle baciate (cosa che gli viene contestata dall'accusa). L'avvocato Malvestio, però, essendo coperto dal segreto professionale ed essendo inoltre ex legale di Consoli, a quelle domande non ha potuto rispondere. L'udienza si è chiusa così con un sostanziale nulla di fatto.

I REVISORI
Nulla di fatto anche in quella andata in scena a Roma che vede sotto accusa per falso in revisione e ostacolo alla vigilanza Alessandra Mingozzi, socio responsabile del lavoro di revisione in Veneto Banca per la Picewaterhouse Coopers, e la stessa società di revisione. Si è discusso sull'ammissibilità delle oltre 9mila parti civili (se possono costituirsi per il reato di ostacolo alla vigilanza e chi ha già ottenuto una transazione con Veneto Banca) e il gup si è riservato la decisione, rinviando l'udienza preliminare al prossimo 28 ottobre.
I RISARCIMENTI
Intanto il ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà, dopo i risarcimenti sbloccati dalla Consap per oltre 19mila risparmiatori delle banche (tra cui Veneto Banca e PopVi), ha dichiarato che si tratta di «un altro passo avanti per i cittadini truffati», aggiornando i numeri di chi ha ottenuto l'indennizzo. Degli oltre 248 milioni di pagamenti a favore di 33.814 risparmiatori per 34.361 domande, a Treviso sono già arrivati 93.670.453 euro per 12.051 risparmiatori su 12.229 domande.

Giuliano Pavan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino