Vaporetto contro mototopo, pilota scagionato

Vaporetto contro mototopo, pilota scagionato
L'INCHIESTAVENEZIA Un vaporetto che si scontra con un mototopo di prima mattina, quando è ancora buio, con la laguna avvolta nella nebbia. Per il contraccolpo il pilota...

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L'INCHIESTA
VENEZIA Un vaporetto che si scontra con un mototopo di prima mattina, quando è ancora buio, con la laguna avvolta nella nebbia. Per il contraccolpo il pilota dell'imbarcazione da trasporto finisce in acqua. Sono momenti di paura: l'«uomo in mare» non si trova, poi viene tratto in salvo dal personale del mezzo Actv. Accadeva nel febbraio scorso, tra Burano e Murano. Ora la Procura ha chiuso le indagini e chiesto l'archiviazione per il pilota del vaporetto, per cui non ha rilevato elementi di responsabilità. Al contrario, per l'uomo che guidava il mototopo, il pubblico ministero Francesca Crupi ha ipotizzato il reato di naufragio colposo e notificato la chiusura delle indagini preliminari. L'atto che precede la richiesta di rinvio a giudizio.

Il fatto risale al 3 febbraio. Erano circa le 5 del mattino quando un vaporetto della linea 12 procedeva da Murano a Burano nella nebbia fitta. All'incrocio tra canale Bisatto e canale Carbonella, l'urto con il mototopo condotto da A. T., cinquantenne, in arrivo da Burano. Ci fu un gran botto e l'uomo finì nelle acque gelide della laguna. Tra l'oscurità e la nebbia, si temette in peggio. Pilota e marinaio dell'azienda di trasporto si attivarono per recuperare l'«uomo in mare». Ricerche inizialmente vane. Poi, dopo momenti interminabili di tensione, A. T. venne individuato e recuperato. Per lui tanta paura, ma niente più.
Un incidente su cui la Procura aprì subito un'inchiesta a carico sia del pilota Actv (avvocato Andrea Franco) che di A. T. (avvocato Mariarosa Cozza). Sono di questi giorni le conclusioni che differenziano le due posizioni. Nessuna contestazione per il pilota del mezzo di trasporto pubblico, autorizzato a muoversi con quelle condizioni di visibilità. Diverso il caso per A. T. accusato di procedere a velocità superiore al consentito, vista la forte nebbia. (r. br.)
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Il Gazzettino