LA DISPUTANEW YORK (f.p.) «L'Europa non ha scelta: deve sedersi con gli Usa a trattare o la colpirò con il peso dei dazi». Donald il terribile siede con confidenza e con...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
NEW YORK (f.p.) «L'Europa non ha scelta: deve sedersi con gli Usa a trattare o la colpirò con il peso dei dazi». Donald il terribile siede con confidenza e con spavalderia nei salotti di Davos; concede lodi benevolenti agli altri potenti del mondo convenuti per il forum, e con l'altra mano lancia gli strali delle imposte punitive, con le quali si è già aperto la strada per tanti negoziati commerciali con altri partner globali. A Davos riceve le reverenze di capi africani ammirati dal suo stile combattivo, e non perde occasione per punzecchiare i capi europei, prossimo bersaglio della guerra commerciale degli Usa contro il resto del mondo.
I PALETTI
«Finora ho lasciato perdere perché non volevo accavallare un secondo fronte a quello già aperto con la Cina dice ai microfoni amici delle televisioni statunitensi ma ora mi sono incontrato con la nuova presidentessa della Commissione europea e le ho detto: è bene che troviamo un accordo presto sugli scambi, altrimenti dovrò passare all'azione». L'azione nei confronti dell'Europa Trump l'ha annunciata nei primissimi giorni dopo l'insediamento alla Casa Bianca nel 2017, e ha la forma del 25% di dazi sulle importazioni di automobili. È un'imposta durissima, diretta quasi esclusivamente contro la Germania, che è la nemesi europea per gli Stati Uniti, ma che finirebbe per colpire in misura significativa anche altri paesi costruttori e fornitori di componenti automobilistiche, tra i quali l'Italia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino