Usa: pronti dazi del 25% sulle auto europee

Giovedì 23 Gennaio 2020
LA DISPUTA
NEW YORK (f.p.) «L'Europa non ha scelta: deve sedersi con gli Usa a trattare o la colpirò con il peso dei dazi». Donald il terribile siede con confidenza e con spavalderia nei salotti di Davos; concede lodi benevolenti agli altri potenti del mondo convenuti per il forum, e con l'altra mano lancia gli strali delle imposte punitive, con le quali si è già aperto la strada per tanti negoziati commerciali con altri partner globali. A Davos riceve le reverenze di capi africani ammirati dal suo stile combattivo, e non perde occasione per punzecchiare i capi europei, prossimo bersaglio della guerra commerciale degli Usa contro il resto del mondo.
I PALETTI
«Finora ho lasciato perdere perché non volevo accavallare un secondo fronte a quello già aperto con la Cina dice ai microfoni amici delle televisioni statunitensi ma ora mi sono incontrato con la nuova presidentessa della Commissione europea e le ho detto: è bene che troviamo un accordo presto sugli scambi, altrimenti dovrò passare all'azione». L'azione nei confronti dell'Europa Trump l'ha annunciata nei primissimi giorni dopo l'insediamento alla Casa Bianca nel 2017, e ha la forma del 25% di dazi sulle importazioni di automobili. È un'imposta durissima, diretta quasi esclusivamente contro la Germania, che è la nemesi europea per gli Stati Uniti, ma che finirebbe per colpire in misura significativa anche altri paesi costruttori e fornitori di componenti automobilistiche, tra i quali l'Italia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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