Università, metà studenti in presenza Da risolvere il problema della mensa

Università, metà studenti in presenza Da risolvere il problema della mensa
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PORDENONE L'individuazione della formula migliore per lo svolgimento delle lezioni trovando un compromesso tra la didattica tradizionale e le attività on line. Una linea comune sui trasporti per ridurre il rischio di contagio e garantire agli studenti la possibilità di muoversi in sicurezza. L'effettuazione del servizio mensa, contemperando le esigenze dei ragazzi e la necessità di rispettare i protocolli sanitari e le direttive dell'ultimo Dpcm. Sono questi i temi affrontati dal Comitato regionale universitario alla presenza dell'assessore regionale all'Istruzione Alessia Rosolen, dei rettori degli Atenei di Trieste e Udine, del direttore della Sissa e dei vertici della Direzione regionale competente e dell'Agenzia regionale per il diritto agli studi superiori (Ardiss).

Abbiamo riunito il Comitato per un confronto preventivo sulle priorità da affrontare - afferma Rosolen -. Questo il quadro che ci è stato tratteggiato: l'Università di Trieste predilige le lezioni in presenza (circa il 55%) rispetto a quelle a distanza, mentre i numeri dell'Ateneo di Udine sono diversi; nei dipartimenti a indirizzo scientifico siamo al 50%, mentre per quelli umanistici le lezioni a distanza salgono al 70-80%. Nel caso della Sissa - al netto dei numeri più contenuti - siamo attorno al 30-40% di lezioni in presenza. L'obiettivo - sottolinea l'assessore regionale - è garantire una prosecuzione delle attività universitarie, naturalmente nel rispetto delle linee guida, delle direttive e dei protocolli sanitari. Proprio per questo, ci sono due temi che, in questo momento, risultano particolarmente rilevanti: trasporto pubblico e mense. Nei prossimi giorni ci riaggiorneremo per raccogliere dati più precisi e valutare eventuali provvedimenti e misure ad hoc.

Rispetto alle residenze Ardiss, al momento, siamo a una capienza superiore al 90% complessivo, con circa 1.000 alloggi occupati su una disponibilità di 1.100. Questo risulta essere un tema estremamente delicato nei confronti del quale - rimarca Rosolen in chiusura - continueremo a prestare la massima attenzione.
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Il Gazzettino