Università, metà studenti in presenza Da risolvere il problema della mensa

Mercoledì 21 Ottobre 2020
Università, metà studenti in presenza Da risolvere il problema della mensa
UNIVERSITÁ
PORDENONE L'individuazione della formula migliore per lo svolgimento delle lezioni trovando un compromesso tra la didattica tradizionale e le attività on line. Una linea comune sui trasporti per ridurre il rischio di contagio e garantire agli studenti la possibilità di muoversi in sicurezza. L'effettuazione del servizio mensa, contemperando le esigenze dei ragazzi e la necessità di rispettare i protocolli sanitari e le direttive dell'ultimo Dpcm. Sono questi i temi affrontati dal Comitato regionale universitario alla presenza dell'assessore regionale all'Istruzione Alessia Rosolen, dei rettori degli Atenei di Trieste e Udine, del direttore della Sissa e dei vertici della Direzione regionale competente e dell'Agenzia regionale per il diritto agli studi superiori (Ardiss).
Abbiamo riunito il Comitato per un confronto preventivo sulle priorità da affrontare - afferma Rosolen -. Questo il quadro che ci è stato tratteggiato: l'Università di Trieste predilige le lezioni in presenza (circa il 55%) rispetto a quelle a distanza, mentre i numeri dell'Ateneo di Udine sono diversi; nei dipartimenti a indirizzo scientifico siamo al 50%, mentre per quelli umanistici le lezioni a distanza salgono al 70-80%. Nel caso della Sissa - al netto dei numeri più contenuti - siamo attorno al 30-40% di lezioni in presenza. L'obiettivo - sottolinea l'assessore regionale - è garantire una prosecuzione delle attività universitarie, naturalmente nel rispetto delle linee guida, delle direttive e dei protocolli sanitari. Proprio per questo, ci sono due temi che, in questo momento, risultano particolarmente rilevanti: trasporto pubblico e mense. Nei prossimi giorni ci riaggiorneremo per raccogliere dati più precisi e valutare eventuali provvedimenti e misure ad hoc.
Rispetto alle residenze Ardiss, al momento, siamo a una capienza superiore al 90% complessivo, con circa 1.000 alloggi occupati su una disponibilità di 1.100. Questo risulta essere un tema estremamente delicato nei confronti del quale - rimarca Rosolen in chiusura - continueremo a prestare la massima attenzione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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