Al palo la trattativa Unicredit-Tesoro su Montepaschi e a pochi giorni dalla scadenza (27 ottobre giorno del cda per la trimestrale) posta da Andrea Orcel per trovare una...
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Resta il fatto che tra Unicredit e Mef c'è distanza sulle modalità dell'operazione. Orcel interpreta il perimetro selezionato di cui alla lettera di intenti del 29 luglio come uno spezzatino di Mps che esclude le società prodotto (tranne Widiba), gli Npl, i rischi, 300 filiali, 7 mila esuberi e con maggiore copertura dei coverage sui crediti in bilico in un'operazione dove il venditore per garantire la neutralità di impatto sul capitale dell'istituto milanese pro-forma dovrebbe versare fino a 7 miliardi in un aumento di capitale del ramo d'azienda destinato a Unicredit. La richiesta iniziale era partita da quota 9 miliardi. «Abbiamo sempre rimarcato di voler fare un'operazione di mercato», dicono da Unicredit. Dal Tesoro si fa notare che il perimetro oggetto di quel preaccordo tiene conto di tutto il gruppo senese, eccetto sofferenze, rischi e sportelli in eccedenza secondo l'Antitrust.
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Il Gazzettino