Una media di 334 euro in meno dichiarati nella denuncia dei redditi rispetto all'anno precedente, ma ci sono anche fasce di persone che hanno visto svanire oltre tremila euro dal...
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È la fotografia scattata dalla Cgil polesana nell'analizzare le documentazioni presentate ai Caaf e che consentono di avere una dimostrazione di ciò che è stata la crisi sul fronte economico per tante persone, non bastassero le imprese chiuse e le tante persone decedute.
In tale quadro l'esito che ne trae il segretario della Cgil di Rovigo, Pieralberto Colombo, è quello di una emergenza sanitaria che ha acuito le differenze sociali. «È ormai innegabile che senza affrontare davvero la questione salariale, senza favorire l'occupazione femminile, senza dare un lavoro dignitoso e sicuro alle nuove generazioni, nessuna crescita duratura sarà possibile, ancor più nel nostro fragile territorio, e si finirà per alimentare nuove e più profonde diseguaglianze».
Tornando ai numeri, il reddito medio dei lavoratori polesani è passato dai 21.443 euro del 2019 a 21.109 del 2020. Su oltre tremila dichiarazioni, per 892 lavoratori il reddito è rimasto invariato, in 1.187 l'hanno visto diminuire rispetto ai 936 che hanno guadagnato di più.
Campi a pagina II
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Il Gazzettino