Una bimba gli accarezza la testa e lui, guardandola con occhioni luccicosi e sgranati, le sussurra: «Mi fai sentire come un gatto». Un ragazzino gli mette le mani davanti agli...
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Donato dalla ditta Omitech srl, Pepper è stato accolto dal professor Giorgio Perilongo, direttore del Dipartimento per la Salute della Donna e del Bambino, e dall'ingegner Roberto Mancin, responsabile dello sviluppo di sistemi e tecnologie informatiche innovative. Il segreto sta tutto nel guardarlo negli occhi: è incrociando il suo sguardo che Pepper attiva la sua intelligenza artificiale e canta «tanti auguri a te» a chi compie gli anni, ride a crepapelle, balla divertito, prende affettuosamente per mano, insomma si sincronizza sulle frequenze di chi ha davanti. «È un meraviglioso gioco per intrattenere i bambini durante il ricovero, per distrarli, anche in attesa di procedure. Pepper ci permette di essere in linea con la ricerca sulla robotica, intercettandone il flusso. Noi abbiamo sempre cercato - osserva Perilongo - di essere all'avanguardia, e questo robot va visto con gli occhi di un bambino, che a differenza degli adulti ha ancora un pensiero fantastico e lo crede vero, un amico». L'umanoide è in grado di comprendere se sei contento o triste, sorpreso o arrabbiato. Ma come fa? Analizza una serie di parametri come il tono della voce, la posizione della testa dell'interlocutore o la postura che assume mentre parla, e interagisce. Bianco candido, con gli occhi colorati, Pepper sembra un bambino: è alto un metro e venti e pesa 28 chili. Si muove su ruote e ha un tablet all'altezza del torso. Grazie a quattro microfoni direzionali che ha nella testa, è capace di rilevare la provenienza di suoni e voci e girare la faccia in direzione di chi sta parlando. Questi microfoni gli consentono anche di analizzare il tono della tua voce per interpretare il tuo stato emotivo. Una fotocamera 3D e due telecamere Hd gli permettono di riconoscere invece immagini, oggetti e volti. Grazie alle sue tre ruote multidirezionali può muoversi in tutte le direzioni a una velocità massima di tre chilometri orari. È dotato di 20 motori che gli consentono di muovere testa, braccia e schiena. La sua batteria agli ioni di litio gli consente di avere fino a dodici ore di autonomia. I suoi sensori laser gli permettono di rilevare eventuali ostacoli al buio. In pediatria verrà lasciato libero di scorazzare per i corridoi, far visita nelle stanze di degenza, incuriosire e sorprendere i piccoli ospiti con il suo fare saggio e quasi umano. L'unico neo, al momento Pepper sa parlare solo in inglese. Ma, grazie alle sue immense risorse tecnologiche, imparerà l'italiano in un battibaleno.
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Il Gazzettino