Un fondo anticrisi per gli operatori di turismo, cultura, sport e spettacolo

Un fondo anticrisi per gli operatori di turismo, cultura, sport e spettacolo
LA SPERIMENTAZIONETREVISO Non fanno parte dei radar sociali e non hanno ammortizzatori. Sono le categorie dello spettacolo dal vivo, del turismo, della cultura e dello sport. Per...

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LA SPERIMENTAZIONE
TREVISO Non fanno parte dei radar sociali e non hanno ammortizzatori. Sono le categorie dello spettacolo dal vivo, del turismo, della cultura e dello sport. Per questi lavoratori Treviso emette in via sperimentale un bando per fondi di sostegno. «Presto un nuovo bando per badanti e categorie agricole non tutelate» assicura l'assessore al sociale Gloria Tesarolo. Lavoratori del terziario da 13 mesi senza sostegni e sussidi. Padri e madri di famiglia con mutui e affitti da pagare. Nuclei che mai avrebbero pensato di rientrare in una fascia d'emergenza, sconosciuti ai servizi sociali. Partite Iva, per lo più. Ai quali il Covid ha messo di fronte in maniera chiara la fragilità della propria condizione lavorativa.

IL FONDO STRAORDINARIO
A loro oggi pensa un fondo ad hoc, proposto in via sperimentale a Treviso, capofila del progetto, su indicazione della Regione Veneto. La Giunta ha approvato ieri la destinazione del finanziamento regionale finalizzato all'inclusione e al reinserimento sociale e/o lavorativo R.I.A. VII al Fondo di emergenza Covid-19. 37 i comuni interessati: Treviso, ente capofila, deve distribuire l'importo totale di 662.870 mila euro A Cà Sugana sono stati assegnati 128.723 euro. che costituiranno un aiuto diretto alle famiglie. Come precisato dalla Regione Veneto, le municipalità hanno la facoltà di destinare l'importo assegnato agli specifici fondi per l'emergenza Covid-19 così come ai soggetti sconosciuti ai servizi sociali dal momento che le conseguenze della pandemia coinvolgono la collettività e le persone che non risultano già in carico e tutti quei soggetti che, prima della crisi, erano inseriti nel mondo del lavoro ma che, in questo momento, vivono una situazione di profondo disagio e fra questi i lavoratori in ambito culturale, turistico, sportivo e dello spettacolo.
IL BANDO

Per questo l'Amministrazione ha deciso di destinare la somma al Fondo Covid ed emettere un bando per accedere ai fondi specifici che verrà pubblicato nel sito istituzionale del Comune di Treviso entro il 25 marzo. Il contributo si propone di valorizzare coloro che abbiano anche figli minori a carico, l'affitto o il mutuo della prima casa da pagare, differenziando il contributo in tre fasce: richiedente con figli minori a carico e anche affitto o mutuo in corso (800 euro), richiedente rientrante in una sola delle fattispecie (600 euro) e richiedente che non rientri nei precedenti elementi di valorizzazione (500 euro). «Con questo avviso Treviso sperimenta una nuova formula per aiutare le famiglie che ad oggi non sono state supportate da misure nazionali», sottolinea l'assessore alle Politiche Sociali, Gloria Tessarolo. «Non essendoci esperienze precedenti nel territorio abbiamo scelto di avviare una prima tranche di aiuti a favore di categorie specifiche, individuate sulla base di indicazioni regionali e con un ampio confronto con i comuni dell'ambito di Treviso e con la Camera di Commercio. L'intento è quello di rivolgersi ai cittadini che necessitano oggi di un supporto a carattere temporaneo per superare lo stato di crisi economica generato dalla pandemia. Se la misura si rivelerà efficace siamo pronti a replicarla allargando la platea a categorie alle badanti e ai lavoratori dell'agricoltura».
Elena Filini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino