Ubriaco e senza patente esce di strada con l'auto uccisa la figlia di 8 anni `

Ubriaco e senza patente esce di strada con l'auto uccisa la figlia di 8 anni `
LO SCHIANTOROMA Ubriaco e senza patente, si schianta a tutta velocità lungo un rettilineo stretto e insidioso alla periferia di Nettuno: la figlia di 8 anni muore schiacciata...

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LO SCHIANTO
ROMA Ubriaco e senza patente, si schianta a tutta velocità lungo un rettilineo stretto e insidioso alla periferia di Nettuno: la figlia di 8 anni muore schiacciata dall'auto, la più piccola, 7 anni, rimane ferita. Non è grave, se la caverà, in ospedale chiede sempre di Nicole. «Dov'è la mia sorellina?» domanda alla mamma. Negli occhi il terrore di quel sabato sera.

LA SERATA
La mamma è al lavoro, in uno stabilimento balneare, e le piccole passano la serata con il padre, Gabriele Maddonni, 39 anni, elettricista in proprio, che vive di lavoretti saltuari. Il sabato con papà inizia con una grigliata a casa davanti al barbecue, poi il circo, da Ercolino uno degli spettacoli che più piacciono ai bambini. I tre si spostano in macchina, una vecchia Bmw X3 comprata da poco. Il padre, che ha la patente sospesa da 9 anni per guida in stato di ebbrezza, si vede spesso al volante. E lo fa anche sabato sera quando, finito lo spettacolo, torna a casa con le due bambine. È mezzanotte e un quarto. In via dei Frati, la strada che porta al mare e congiunge sulla strada Nettuno-Velletri, la Bmw sbanda: prende un palo della luce sulla sinistra, lo abbatte, poi finisce a destra prende una cunetta, il fosso e si ribalta: Nicole, che siede davanti accanto al papà e non porta la cintura di sicurezza, viene sbalzata via dal finestrino e l'auto nel ricadere a terra con le ruote all'insù la schiaccia. Dietro c'è la più piccola, che è ferita e grida dalla disperazione. Il padre, quasi illeso, è sotto choc. Arrivano i primi soccorritori, la scena è agghiacciante: Nicole sotto l'auto non dà segni di vita, l'altra bimba si lamenta. «Il padre gridava: voglio morire, cosa ho fatto. Poi ha iniziato a dare testate contro un muraglione» dice uno ragazzo, uno dei primi ad arrivare e a chiamare i soccorsi.
LA TELEFONATA
È Gabriele a telefonare alla moglie che è al lavoro: «Ho avuto un incidente, vieni, la bambina è sotto l'auto, ma non preoccuparti». La mamma Antonella Guidi, 32 anni, corre su via dei Frati. Sul posto ci sono i poliziotti della Stradale del posto mobile di Nettuno, le ambulanze e vigili del fuoco. Per Nicole non c'è più nulla da fare, la mamma abbraccia l'altra figlia e vanno insieme all'ospedale di Anzio. Lì c'è anche Gabriele Maddonni, trema, è disperato, rischia il linciaggio. I parenti di Antonella sono tutti in pronto soccorso: ci sono il padre, i fratelli. «Ma cosa hai fatto, l'hai uccisa» gli urlano. Sono momenti concitati, tanto che Gabriele Maddonni scappa via, qualcuno dice per fare abbassare il tasso alcolemico («aveva bevuto, l'ho sentito dall'alito» dice un testimone), o forse solo perché spaventato e disorientato. È stato ritrovato due ore dopo in via dell'Olmo, a Nettuno, a circa tre chilometri dall'ospedale. Alla polizia dice: «Volevo solo andare sul luogo dell'incidente». Viene riportato in ospedale.
La polizia stradale di Albano, diretta dal comandante Claudio Marrese, sta svolgendo indagini. Dai primi accertamenti è emerso che Maddonni aveva la patente sospesa dal 2009 e che l'auto - una Bwm usata - non era né assicurata né revisionata. L'alcoltest ha rilevato un tasso inferiore allo 0,80, quindi sanzionato non penalmente, ma solo con una multa (circa 450 euro). Andava, però, velocissimo - oltre 100 chilometri orari - su quella strada stretta e angusta dove c'è il limite di 50. «Mi ha attraversato improvvisamente un animale, per questo ho sbandato - avrebbe detto alla polizia - forse era una volpe». Ma sull'asfalto sconnesso non ci sono segni di frenata, solo vetri rotti, un palo abbattuto e pezzi di auto schizzati via. È stato denunciato per omicidio stradale, ma è libero. Ieri ha lasciato la sua casa di Nettuno ed è ospite di un cugino a Roma.
«Non lo perdoneremo mai, dopo quello che ha fatto non c'è più perdono - dice lo zio di Nicole, Francesco, 39 anni - mia sorella è distrutta, non ha più una figlia, Nicole era dolcissima, molto brava a scuola, stavamo preparando la sua festa di compleanno, a settembre avrebbe compiuto 9 anni».
Ieri mattina sul posto c'erano fiori e un pupazzetto. «Questa è una strada maledetta» dice una donna. Ma la strada, in questo caso, c'entra poco. Il padre delle bimbe anche lo scorso anno aveva avuto un incidente, senza conseguenze gravi però. E su Facebook posta foto di lui al volante con le bambine e di bottiglie di alcol e vino. In uno scatto è anche in posa con il busto del Duce.

Rosalba Emiliozzi
Antonella Mosca
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino