Ubriaca nei negozi etnici: chiusi

Ubriaca nei negozi etnici: chiusi
IL CASOPORDENONE Birre, shottini di whisky, una guardia particolare giurata trevigiana che le regala un proiettile calibro 40 Smith & Wesson e poi il buio. Una 27enne dominicana...

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IL CASO
PORDENONE Birre, shottini di whisky, una guardia particolare giurata trevigiana che le regala un proiettile calibro 40 Smith & Wesson e poi il buio. Una 27enne dominicana si è risvegliata in ospedale a Pordenone, dove è ricoverata da venerdì notte per un'intossicazione alcolica. Chi le ha somministrato da bere fino farle perdere conoscenza da ieri mattina si è ritrovato con la licenza sospesa. Il questore Marco Odorisio ha firmato la chiusura della gastronomia africana Eddy Best di via Vallona 23 per la durata di 30 giorni e del negozio etnico Da Tommy di via Selvatico 44 per 20 giorni. I provvedimenti sono stati notificati dal personale della Polizia Amministrativa e della Squadra Volante. In poco meno di un anno il numero dei locali incappati nell'articolo 100 del Tulps sale a quindici.

VIA VALLONA
Tutto comincia giovedì sera in via Vallona, all'Eddy Best, dove la 27enne dominicana assieme a un'amica acquista delle birre e le consuma all'interno del locale. Chiede e ottiene, nonostante la titolare del locale non abbia l'autorizzazione per somministrarli, anche degli shottini di whisky. Le due vengono avvicinate da una guardia giurata. È un conoscente di una delle due giovani, risiede in provincia di Treviso e offre altri giri di birra. Dice di essere un cacciatore e, una volta usciti dalla gastronomia, su richiesta delle due donne mostra la pistola. Gliela mette tra le mani e regala alla 27enne il proiettile.
VIA SELVATICO
Le due donne, già in evidente stato di ebbrezza, raggiungono via Selvatico attorno alla mezzanotte. Bevono altre birre nel negozio etnico Da Tommy, gestito da una famiglia africana che vende un po' di tutto, dalla frutta al cibo in scatola, ma anche tutto il necessario per fare le treccine. Nel negozio la 27enne dominicana e l'amica chiedono ancora da bere. Acquistano birre, le bevono, e poi chiedono degli shottini di vodka che ottengono nonostante il negozio non sia autorizzato a somministrare alcolici. All'una di notte l'allerta al Nue112. La giovane è improvvisamente crollata a terra in stato di incoscienza. Trasportata al pronto soccorso in ambulanza, le è stato riscontrato uno stato di incoscienza dovuto a una esotossicosi etilica.
IL PROIETTILE
La giovane ieri è ancora trattenuta in ospedale. Quando ha ripreso conoscenza ha consegnato al medico la cartuccia calibro 40 di una pistola Smith & Wesson ricevuta in regalo dalla guardia giurata incontrata in via Vallona. La 27enne è stata denunciata per detenzione illegale di munizionamento, mentre il vigilante trevigiano verrà denunciato per reati in materia di armi. Una segnalazione è stata inviata alla Questura di Treviso affinchè adotti provvedimenti amministrativi che comporteranno il ritiro cautelativo delle armi e delle munizioni in possesso della guardia giurata.
IL QUESTORE

Marco Odorisio ha evidenziato che dai controlli della polizia Amministrativa è emerso come nei negozi etnici si consumassero e somministrassero bevande alcoliche e superalcoliche in assenza della specifica licenza. «Svolgevano una vera e propria attività di bar pur non avendone i requisiti normativi - ha spiegato il questore - Un contesto di irregolarità ulteriormente aggravato dall'aver cagionato e protratto lo stato di alterazione alcolica sino alla perdita di coscienza per esotossicosi della cliente finita in ospedale».
C.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino