Il futuro del Polesine nel panorama dell'enogastronomia nazionale si gioca su un mix di prodotti tipici, paesaggio e turismo. ...
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Se ne parlerà domani dalle 9.30 al convegno organizzato dalla Cia, Confederazione italiana agricoltori, in Camera di commercio. Sono previsti gli interventi del presidente provinciale Cia Giordano Aglio, del direttore Paolo Franceschetti, di Renato Maggiolo esperto agroalimentare, di Stefano Fracasso, funzionario dei Gal del Polesine e del giornalista Donato Sinigaglia. Le conclusioni saranno affidate al consigliere regionale, vice presidente della commissione Agricoltura di palazzo Ferro Fini, Graziano Azzalin.
È previsto anche un buffet con i prodotti tipici del territorio curato da Enrico Rizzato, chef del ristorante Al Ponte di Lusia.
Oltre alle indiscutibili particolarità delle nostre bellezze naturali - ha ricordato il direttore Franceschetti - su tutte il Delta del Po, va sottolineato che il Polesine può fregiarsi di prestigiose denominazioni di origine protetta come le cozze di Scardovari e l'aglio bianco, oltre ai marchi con indicazione geografica protetta per l'insalata di Lusia e il riso del Delta. Senza dimenticare il miele, la zucca di Melara e il melone del Delta, i tartufi e i radicchi di Rosolina-Chioggia e "di busa" che si coltiva solo a Lusia».
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Il Gazzettino