TRUFFATORE TREVISO La Corte d'Appello di Venezia ha confermato la condanna a

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TRUFFATORE TREVISO La Corte d'Appello di Venezia ha confermato la condanna a un anno e mezzo di reclusione nei confronti di Giuseppe Saladino, 56enne di Cordignano, accusato di...

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TRUFFATORE
TREVISO La Corte d'Appello di Venezia ha confermato la condanna a un anno e mezzo di reclusione nei confronti di Giuseppe Saladino, 56enne di Cordignano, accusato di truffa ai danni dello Stato. Vittima di un incidente sul lavoro, secondo l'accusa Saladino avrebbe ingannato la commissione medica dell'Inail e riuscì a ottenere un'indennità di 370mila euro, oltre a 33mila come risarcimento temporaneo per l'astensione dal lavoro. Gli fu riconosciuta un'invalidità permanente del 52%, che parve eccessiva all'azienda e alle assicurazioni. Le indagini portarono a scoprire che era inferiore (6-7% secondo la perizia di un medico legale nominato durante il processo) e che Saladino era in grado di caricare valigie in auto (come accertò un investigatore privato) senza mostrare problemi di deambulazione. Il giudice lo condannò a un anno e 6 mesi e a 600 euro di multa con la condizionale. Sentenza riconosciuta corretta dalle parti civili (la Fantuzzi di San Vendemiano e la Maricell di Ponte nelle Alpi, rappresentate dagli avvocati Aloma Piazza e Matteo Nicoli), ma contestata dal suo legale, Alessandra Nava, che presentò appello. Ieri la sentenza di secondo grado, che ha confermato quella del settembre dello scorso anno.

«Alle visite disposte dall'Inail ha scientemente simulato un stato patologico fisico più grave di quello reale» aveva spiegato il giudice Piera De Stefani per condannare Saladino. «A numerosi specialisti che lo hanno visitato - aveva aggiunto - il 56enne si è mostrato fortemente claudicante. Obbligato a usare le stampelle o a camminare sorretto dalla moglie, ma nella vita quotidiana è invece apparso autonomo, sicuro nella camminata anche senza l'uso di stampelle o di terze persone. Tanto da guidare l'auto senza problemi».
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Il Gazzettino