Troppi 10 anni per due furti: in Appello ne bastano 4

Troppi 10 anni per due furti: in Appello ne bastano 4
LA SENTENZA TREVISO La Corte d'Appello di Venezia ha ridotto in modo...

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LA SENTENZA

TREVISO La Corte d'Appello di Venezia ha ridotto in modo consistente la condanna a un ladruncolo arrestato nel 2017. I giudici, accogliendo le motivazioni contenute nell'istanza di patteggiamento presentata dall'avvocato Alessandra Nava, hanno drasticamente ridimensionato la durissima condanna che il giudice Angelo Mascolo aveva inflitto in abbreviato ad un polacco 28enne accusato di furto e resistenza a pubblico ufficiale: 15 anni di reclusione che, scontati di un terzo per i benefici del rito, erano diventati 10 anni di galera. Protagonista della vicenda è Damian Pierkaski, un senza dimora che nella notte del 15 agosto del 2017 era stato arrestato dagli agenti della Volante di Treviso dopo una rocambolesca fuga a bordo di una Fiat Seicento risultata rubata qualche giorno prima in provincia di Udine. Un tentativo di sfuggire alle forze dell'ordine conclusosi con uno schianto in viale Brigata Marche. Incastrato dentro alla vettura, Pierkaski era stato subito arrestato mentre il complice, che aveva tentato la fuga, venne bloccato qualche istante dopo dai poliziotti che stavano inseguendo i due ladri. Per Damian Pierkaski la sentenza emessa dal gip fu esemplare. L'uomo era accusato di alcuni furti in abitazione avvenuti in via Faè a Portobuffolè e, naturalmente, di quello della macchina, denunciato dieci giorni prima a San Giorgio al Natisone, in Provincia di Udine. L'inseguimento tra la macchina, al cui interno oltre a Pierkaski si trovava anche il 34enne Michele Hudorovich, si svolse tra le stradine del quartiere residenziale di Fiera-Selvana. Secondo la difesa la sentenza del giudice Mascolo era eccessiva. La Procura generale di Venezia ha concordato sui termini del patteggiamento chiesto dal legale del 28enne polacco, che ha rinunciato alle motivazioni del ricorso in secondo grado ad esclusione proprio della non proporzionalità della pena. Tesi su cui ha convenuto anche il procuratore generale, riducendo la condanna a 4 anni e sei mesi di reclusione dopo lo sconto di un terzo per il rito.

de. bar.
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Il Gazzettino