Travolto in gara a Chioggia, ciclista-pirata denunciato

Travolto in gara a Chioggia, ciclista-pirata denunciato
TRAVOLTO A SOTTOMARINAROVIGO Identificato e denunciato, dalla polizia locale di Chioggia, il pirata della strada che, lo scorso 9 settembre, in sella a una bici elettrica, aveva...

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TRAVOLTO A SOTTOMARINA
ROVIGO Identificato e denunciato, dalla polizia locale di Chioggia, il pirata della strada che, lo scorso 9 settembre, in sella a una bici elettrica, aveva tagliato la strada alla gara di triathlon, facendo cadere un atleta rodigino, Stefano Bolognese, che era finito al pronto soccorso in codice rosso, con la frattura di sei costole e un versamento polmonare. Un incidente dal quale lo sportivo non si è ancora ripreso del tutto, anche se è stato dimesso venerdì dall'ospedale di Chioggia: ne avrà per almeno una trentina di giorni.

CONFESSIONE
Il suo, per ora, presunto, investitore è un 42enne, di Chioggia che ha ammesso la sua responsabilità ieri mattina, negli uffici della polizia locale dove era stato convocato. L'incidente era avvenuto mentre si stava svolgendo la frazione in bicicletta del 18° Triathlon Sprint Gold Rank a Sottomarina. Il gruppone dei partecipanti percorreva il Lungomare, interdetto al traffico, alla velocità di 40-50 chilometri l'ora. Un uomo, un po' troppo impaziente, aveva attraversato la strada con la sua bici elettrica proprio mentre arrivavano i corridori. La maggior parte di questi era riuscita a evitarlo, passandogli accanto, ma non Bolognese, 54 anni, atleta del Rhodigium Team, che se lo era trovato davanti all'improvviso.
COSTOLE FRATTURATE

Nella caduta, il polesano si era fratturato ben sei costole, alcune delle quali, spezzandosi, avevano, a loro volta, lesionato un polmone. Il pirata-ciclista, fermato da uno spettatore, amico dell'atleta caduto, aveva, inizialmente, fornito il suo nome, che si sarebbe rivelato falso ma, poi, appena vista la strada libera, si era allontanato di gran carriera. La polizia locale, avvertita poco dopo, aveva raccolto testimonianze, foto e filmati dell'incidente, sia dai presenti, che dai social network, che dalle telecamere private posizionate in loco. Ma tutto questo avrebbe potuto non essere sufficiente se non ci fosse stato qualcuno che, a quanto pare, avesse riconosciuto l'investitore e ne avesse segnalato la vera identità. A quel punto il confronto con i video e le foto è diventato solo una questione di pazienza e, ieri, il presunto pirata è stato messo di fronte alle sue responsabilità. E, tuttavia, l'uomo ha continuato a negare a lungo di essere il responsabile dell'incidente, fino a quando non è stato soverchiato dai dati oggettivi che lo collocavano nel contesto, di spazio e di tempo, in cui è avvenuto l'incidente. Il 42enne, quindi, è stato denunciato, a piede libero, per omissione di soccorso e fuga dopo l'incidente e rischia, in caso di condanna, fino a tre anni di carcere.
Diego Degan
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Il Gazzettino