Il 10 per cento del servizio pubblico di trasporto di navigazione del bacino di Venezia deve essere messo a gara per consentire ai privati interessati di concorrere per poter...
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A deciderlo è il Consiglio di Stato il quale ha accolto il ricorso presentato dalla società Ngi, Navigazione generale italiana spa (che gestisce il trasporto da e per le isole Eolie), la quale due anni fa presentò domanda per poter concorrere all'affidamento di quel 10 per cento del servizio pubblico lagunare previsto dall'articolo 34 della legge 179 del 2012 (in particolare le tratte Tronchetto -Lido e Lido-Pellestrina), ma non ottenne alcuna risposta. Per questo motivo i suoi legali hanno presentato ricorso ai giudici amministrativi: lo scorso anno il Tar di Venezia le diede torto; ora il Consiglio di Stato ha ribaltato la decisione, condannando il Comune di Venezia e l'Ente di governo del trasporto pubblico locale del bacino territoriale ottimale e omogeneo di Venezia a rifondere alla Ngi le spese di giudizio, liquidate in 6mila euro.
La decisione dei giudici amministrativi romani ha l'effetto di una vera e propria "bomba" sul fronte della liberalizzazione dei trasporti pubblici: finora, infatti, il monopolio in capo ad Actv non è mai stato messo in discussione e gli enti locali non hanno bandito la gara per l'affidamento del 10 per cento dei servizi sostenendo di aver diritto ad una proroga.
Il Consiglio di Stato ha smentito la tesi di Comune e Regione: il bando di gara doveva essere pubblicato entro il 30 giugno del 2014, così da consentire il subentro di un eventuale nuovo gestore entro il dicembre dello stesso anno. Stante il notevole tempo trascorso, i giudici amministrativi hanno ordinato agli enti locali di adempiere entro 30 giorni dalla notifica dell'ordinanza, emessa il 16 giugno. Scaduto invano tale termine, il compito passerà al "commissario ad acta": il Prefetto è già stato avvisato. E la procedura di liberalizzazione dei trasporti pubblici avrà inizio.
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Il Gazzettino