Tra Lega e Pd è guerra di sondaggi

Tra Lega e Pd è guerra di sondaggi
Le elezioni comunali del 2018 sono ancora lontane, ma la guerra dei sondaggi impazza. Ognuno ha il suo e lo usa per ricavarne forza e speranza. E se il Pd fa trapelare, stando...

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Le elezioni comunali del 2018 sono ancora lontane, ma la guerra dei sondaggi impazza. Ognuno ha il suo e lo usa per ricavarne forza e speranza. E se il Pd fa trapelare, stando alle intenzioni di voto, di essere il primo partito cittadino con il 34% degli elettori disposti a dargli ancora fiducia alle urne per la scelta del prossimo sindaco, la Lega ribatte che quei dati sono discutibili. E sfodera un pezzo del sondaggio realizzato tra marzo e aprile, dove la realtà è sostanzialmente diversa. È quindi una sfida all'ultima percentuale, all'ultima telefonata. Capire dove sta la ragione non è così semplice. È necessario prestare attenzione anche alle virgole.

Prima di passare ai dati due premesse. La prima: entrambi i sondaggi sono stati condotti dalla medesima agenzia specializzata, la Winpoll, una delle più importanti nel settore. Seconda: nel sondaggio Pd c'è una variabile che in quello della Lega non c'è, la presenza della Lista Manildo, vera novità delle elezioni 2018.
In base all'indagine commissionata dal Pd trevigiano, e svolta tra aprile e i primi di maggio, il Pd come intenzioni di voto per le comunali si attesterebbe al 34%, la Lega al 31,3% (20,8% se invece si dovesse votare per le politiche), Forza Italia all'8% e Fratelli d'Italia al 4%. La Lista Manildo avrebbe invece un 13%, pescando elettori anche nel bacino leghista.
Il Carroccio, circa un mese prima, aveva commissionato un analogo sondaggio per capire il gradimento di alcuni suoi possibili candidati sindaci e la forza dei vari partiti cittadini. E il risultato è stato molto diverso: Lega al 37,3% (sei punti in più rispetto ai dati del centrosinistra); Pd al 30%. Il resto è più o meno identico: Forza Italia al 6% e Fratelli d'Italia al 5%. In questo sondaggio la percentuale del Carroccio è più alta perché non è presente la civica del sindaco, che sarà l'asso nella manica della prossima contesa elettorale.

Nessuno comunque mette in discussione la forza di Giovanni Manildo, sindaco uscente. Il sondaggio Pd fissa il suo gradimento al 66%, nettamente superiore a quello di ogni altro partito. È evidente quindi che resta lui la carta vincente da giocare. E per contrastarlo, la Lega e il centrodestra dovranno tirare fuori dal cilindro un candidato all'altezza.
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Il Gazzettino