Torna in azione il piromane dei cassonetti a San Pio X

Torna in azione il piromane dei cassonetti a San Pio X
FUOCO ALL'ALBAROVIGO Un doppio scoppio secco. Udito distintamente, attorno alle 6 di ieri mattina. Poi, dopo un po', le fiamme che hanno avvolto uno dei cassonetti di via...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
FUOCO ALL'ALBA
ROVIGO Un doppio scoppio secco. Udito distintamente, attorno alle 6 di ieri mattina. Poi, dopo un po', le fiamme che hanno avvolto uno dei cassonetti di via Alessandro Campo, che scorre parallela a quella dell'omonimo Gaspare Campo, nel quartiere di San Pio X. Lo stesso punto dove, il 22 settembre, i cassonetti erano già andati a fuoco, sempre attorno alle 6 di mattina. E, a questo punto, l'ipotesi della natura dolosa dei due roghi diventa quasi una certezza. Troppe le coincidenze.

I cassonetti in questione si trovavano in una sorta di nicchia, a fianco alle scalette che permettono di salire da via Alessandro Campo, più in basso, in via Gaspare Campo, che si trova invece più in alto. E se la prima volta si poteva pensare anche a una sigaretta gettata maldestramente dall'alto in basso, questa volta i residenti non sembrano avere dubbi sul fatto che si sia trattato di una manina.
DANNO LIMITATO
Se la volta scorsa il fuoco non aveva fatto differenza fra plastica e carta, distruggendo sia il cassonetto verde che quello giallo, lasciando solo resti bruciati e le strutture di metallo piegate e annerite, questa volta il tempestivo intervento dei vigili del fuoco ha contenuto l'incendio a uno solo dei due cassonetti, quello verde della plastica, anche in questo caso completamente liquefatto e con il solo scheletro metallico rimasto in piedi. Quello giallo, invece, si è sciolto solo in un angolo per il calore, ma non ha preso fuoco. Andrà comunque sostituito.
FIAMME A CASTELMASSA
A poche ore di distanza, fra l'altro, si registra anche un rogo analogo a Castelmassa, in via San Martino. E non sarebbe il primo nel centro massese. Riaffiora, quindi, lo spettro di un piromane che, sempre che sia uno solo e sia sempre lo stesso, sembra prediligere proprio il periodo autunnale e, in particolare, quello prossimo alla festa di Halloween. È nel 2016, tuttavia, che la scia di cassonetti incendiati, una ventina da luglio e settembre, era stata tale da far scattare un vero allarme. L'ultimo attacco del piromane era stato nella notte fra il 22 e 23 settembre 2016 con ben tre raid, due in centro a Rovigo, in via Gattinara e in via Anita Garibaldi, e uno in via Volturno a Mardimago. Nell'agosto precedente, invece ne erano stati bruciati uno a Boara, uno a Buso e due a Granzette. Proprio a Granzette, ne era stato incendiato un altro a luglio, così come era già stata colpita, in pieno giorno, sempre la frazione di Mardimago. In quello stesso mese di luglio era stato dato alle fiamme anche un cassonetto in centro a Rovigo.
I PRECEDENTI

Guardando anche all'anno prima, si registrano altri due episodi significativi, un cassonetto bruciato in via Tisi da Garofolo il 23 settembre e quelli nella notte di Halloween, fra il 31 ottobre ed il 1 novembre, sempre in Commenda, tutti nella zona fra via Gino Piva e via della Costituzione, con una decina circa di bidoni incendiati. L'ultimo episodio risaliva alla fine del gennaio scorso dove c'era stato un rogo a Borsea, in via Savonarola. Nel settembre di un anno fa, invece, erano andati a fuoco due cassonetti nel primo tratto di Corso del Popolo.
Francesco Campi
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino