BELLUNO - La meta era Sappada, ma non ci è mai arrivato. La sua corsa in bicicletta si è fermata molto prima. Si è dovuto arrendere, ormai stremato e senza forze, sul Fadalto:...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il giovane ciclista forse non aveva calcolato bene l'impegno che richiede quel lungo percorso da Quinto di Treviso, da dove è partito, a Sappada, dove voleva arrivare. Forse non aveva valutato la salita e la pendenza che avrebbe dovuto affrontare sulla statale 51. Forse non aveva calcolato che sono 156 chilometri, gran parte dei quali in salita. È per questo che mercoledì sera, convinto di farcela, si è messo in sella e è partito per realizzare quella impresa, che sognava. Quinto-Sappada, tutto in una notte. È partito alle 23 e ha iniziato a pedalare con l'entusiasmo dei sui 17 anni.
Tutto è andato bene, all'inizio. Certo se lè presa con calma e ci ha messo diverse ore tanto che alle 4 di mattina era appena arrivato sul Fadalto. Proprio lì, in località Farra d'Alpago, dopo la tremenda salita i tornanti affrontati con il buio, a 68 chilometri da casa, si è arreso. Ha chiesto aiuto. «Ho male a una gamba», ha detto il ragazzino e sul posto è corsa un'ambulanza con il personale sanitario per soccorrerlo. È stato accompagnato al pronto soccorso dell'ospedale di Belluno dove è stato trattenuto in astanteria fino alla mattina quando è stato dimesso, dopo il riposo.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino