BELLUNO - «La provincia più manifatturiera d'Italia deve gestire e governare la rivoluzione digitale». Parola d'ordine: formazione. Messaggio chiaro e tondo quello lanciato dal...
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«La rivoluzione 4.0 è la vera sfida del mondo produttivo bellunese, per questo dobbiamo farci trovare pronti anche a gestire l'impatto sociale del cambiamento - ha detto Piccoli -. Siamo solo all'inizio della quarta rivoluzione industriale, quello che sappiamo è che sarà più veloce delle altre. Siamo arrivati a un punto di non ritorno dell'evoluzione tecnologica e dobbiamo rivedere le regole del gioco».
Regola uno, la formazione. Perché «ci sarà l'esigenza di formare nuove professionalità», ha detto Michele Talo, direttore del Centro Consorzi. «Le nuove tecnologie avranno bisogno di qualcuno che sappia adoperarle».
Nel Bellunese poi, la questione è ancora più delicata. «Siamo la provincia con il maggior tasso di occupati nel settore manifatturiero, proprio quello che sarà investito dal cambiamento - ha sottolineato Piccoli -. In provincia di Belluno quattro lavoratori su dieci lavorano in fabbrica, quasi il doppio della media europea. Per cui le azioni da portare avanti sono essenzialmente due: primo, formare le nuove generazioni e accompagnare la riqualificazione professionale; secondo, allargare i benefici di Industria 4.0 anche alla sfera sociale», ha concluso il senatore.
Damiano Tormen
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Il Gazzettino