«Tagli, l'accordo con lo Stato penalizza le Regioni virtuose»

«Tagli, l'accordo con lo Stato penalizza le Regioni virtuose»
VENEZIA «Non ci siamo proprio, nessun criterio che premia le realtà virtuose ed efficienti». È critica la posizione di Daniele Giordano (in foto), segretario generale della Fp...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
VENEZIA «Non ci siamo proprio, nessun criterio che premia le realtà virtuose ed efficienti». È critica la posizione di Daniele Giordano (in foto), segretario generale della Fp Cgil del Veneto, in merito all'intesa fra Stato e Regioni sulla spesa per il personale della sanità, finora regolata dal taglio dell'1,4% rispetto alla spesa del 2014. Le modalità scelte per il superamento di quel vincolo, secondo Giordano, rischiano di penalizzare la sanità veneta: «Quell'accordo, nei fatti, non consente alcun piano straordinario. Standardizza ancora una volta i provvedimenti, non consentendo alle Regioni virtuose di poter avere margini più ampi per investire sull'occupazione e sulle retribuzioni. E continua a fare riferimento ai tetti alla spesa degli anni precedenti, quelli nei quali si sono tagliate risorse. Ci sorprende che il Veneto, nonostante sia rappresentato dal sottosegretario Luca Coletto, non abbia in alcun modo introdotto criteri premiali per chi ha i conti in ordine, prova ad avere un sistema efficiente e riconosce elementi retributivi di produttività tra i più bassi d'Italia». Il sindacato aveva invece chiesto un piano straordinario di assunzioni che permettesse «di adeguare gli organici, di investire su medici, infermieri, operatori sanitari, di operare assunzioni mirate a potenziare il servizio sanitario regionale anche alla luce degli interventi previsti nella nuova legge di programmazione e dei potenziali pensionamenti legati a quota 100».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino