«Tagli, l'accordo con lo Stato penalizza le Regioni virtuose»

Sabato 23 Marzo 2019
«Tagli, l'accordo con lo Stato penalizza le Regioni virtuose»
VENEZIA «Non ci siamo proprio, nessun criterio che premia le realtà virtuose ed efficienti». È critica la posizione di Daniele Giordano (in foto), segretario generale della Fp Cgil del Veneto, in merito all'intesa fra Stato e Regioni sulla spesa per il personale della sanità, finora regolata dal taglio dell'1,4% rispetto alla spesa del 2014. Le modalità scelte per il superamento di quel vincolo, secondo Giordano, rischiano di penalizzare la sanità veneta: «Quell'accordo, nei fatti, non consente alcun piano straordinario. Standardizza ancora una volta i provvedimenti, non consentendo alle Regioni virtuose di poter avere margini più ampi per investire sull'occupazione e sulle retribuzioni. E continua a fare riferimento ai tetti alla spesa degli anni precedenti, quelli nei quali si sono tagliate risorse. Ci sorprende che il Veneto, nonostante sia rappresentato dal sottosegretario Luca Coletto, non abbia in alcun modo introdotto criteri premiali per chi ha i conti in ordine, prova ad avere un sistema efficiente e riconosce elementi retributivi di produttività tra i più bassi d'Italia». Il sindacato aveva invece chiesto un piano straordinario di assunzioni che permettesse «di adeguare gli organici, di investire su medici, infermieri, operatori sanitari, di operare assunzioni mirate a potenziare il servizio sanitario regionale anche alla luce degli interventi previsti nella nuova legge di programmazione e dei potenziali pensionamenti legati a quota 100».
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