Superbonus Dario Bond ora chiede interventi

Superbonus Dario Bond ora chiede interventi
LA PROPOSTABELLUNO Superbonus 110%. Anche l'onorevole Dario Bond ne è convinto: «Servono semplificazioni per snellire l'iter burocratico». Il superbonus 110% può far ripartire...

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LA PROPOSTA
BELLUNO Superbonus 110%. Anche l'onorevole Dario Bond ne è convinto: «Servono semplificazioni per snellire l'iter burocratico». Il superbonus 110% può far ripartire l'economia e il settore dell'edilizia, «rallentato ormai da un decennio. A patto però che si metta mano all'iter burocratico. Come è oggi, è troppo complesso e rischia di rendere inefficace il principio del bonus». Lo afferma il deputato di Forza Italia Dario Bond, che racconta di aver ricevuto diverse segnalazioni di cittadini e famiglie interessati a mettere mano alle loro abitazioni, sfruttando il superbonus. «Ho parlato con diversi professionisti del settore, geometri e ingegneri. Quello che emerge con forza è che al momento ci vogliono mesi solo per avviare le pratiche. Anche 4-5 mesi, per chi decide adesso di fare lavori in casa. E i cantieri devono essere conclusi entro giugno 2023 per poter godere dei benefici economici previsti. Se non si mette mano all'iter burocratico, diventa difficile, una corsa contro il tempo per chi vuole sistemare casa. Tra l'altro, si tratta di un bonus che va in due direzioni estremamente utili: da una parte consente di riqualificare il patrimonio edilizio, senza consumo di suolo; dall'altra può davvero far ripartire l'edilizia e sbloccare un'economia che dopo il Covid ha estremo bisogno di ripartire». Conclude l'onorevole Bond: «Bisogna quindi semplificare l'iter, introducendo alcune semplificazioni» conclude Dario Bond. «Oppure agevolare il lavoro degli uffici comunali che devono verificare le condizioni di regolarità urbanistica prima di poter avviare le pratiche; solo che oggi moltissimi Comuni non hanno una dotazione di personale adeguata per far fronte a tutte le richieste che arrivano. Soprattutto in montagna è necessario un trattamento diverso, per evitare speculazioni che potrebbero danneggiare il territorio». (Fe.Fa.)

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Il Gazzettino