Sul caso botta-risposta politico Un'interrogazione in Consiglio

Sul caso botta-risposta politico Un'interrogazione in Consiglio
LA POLITICAPORDENONE Torna a prendere fiato la battaglia del comitato contro l'abbattimento delle antiche mura cittadine. E si riattizza anche lo scontro politico sulla vicenda....

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LA POLITICA
PORDENONE Torna a prendere fiato la battaglia del comitato contro l'abbattimento delle antiche mura cittadine. E si riattizza anche lo scontro politico sulla vicenda. Ora, alla luce della nuova petizione e dell'incontro pubblico di domani sera, la politica riagguanta la questione. E i consiglieri Marco Salvador e Roberto Freschi con il collega dei Cittadini Piero Colussi annunciano la presentazione di un'interrogazione in Consiglio comunale.

L'OPPOSIZIONE ANNUNCIA
«Chiederemo all'Amministrazione che venga fatta chiarezza - spiega l'esponente di Pn1291 - anche attraverso una ricerca puntuale quale sia la precisa situazione legata alla proprietà di quel tratto di cinta muraria. Chiederemo a chi compete la responsabilità delle mura cittadine nel suo complesso, qualora per esempio ci sia da restaurare o mettere in sicurezza». Inoltre i consiglieri di opposizione aggiungono: «In modo particolare chiederemo di chi sia la proprietà del tratto di vicolo del Lavatoio al centro di questa vicenda». Rispetto, invece, alle procedure autorizzative il Comune aveva già chiarito nelle settimane scorse che «il cambio di destinazione da area culturale a residenziale è stato fatto dalla precedente amministrazione. E così il piano regolatore. Con questo piano regolatore - aveva detto il sindaco - è impossibile bloccare l'iter procedurale». Una posizione che l'Amministrazione non pare disponibile a rivedere, in modo particolare dopo il recente via libera della Soprintendenza.
IL MUNICIPIO

Sempre alcune settimane fa dal municipio si era spiegato che «il passaggio richiesto dalla proprietà dell'area in cui si intende costruire, con parere positivo della Soprintendenza, è un passo carraio, non l'abbattimento delle mura rimaste. Da quel varco non possono passare eventuali mezzi di cantiere che dovranno necessariamente trovare vie alternative». E l'assessore all'Urbanistica Cristina Amirante aveva precisato: «Il Prg del 2016 ha previsto, dopo un lungo percorso partecipativo in cui c'era lo spazio per eventualmente intervenire, la possibilità di trasformare l'ex pastificio in residenze».
d.l.
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Il Gazzettino