«Sui referendum regionali giudichi una squadra di esperti»

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TRIESTE - Una commissione regionale per i referendum, con il compito di decidere l'ammissibilità delle istanze, composta da 9 membri: il presidente del Consiglio regionale che la presiede, 2 professori esperti in materie giuridiche, 2 magistrati in quiescenza e 4 avvocati con oltre 15 anni di esercizio (2 scelti dalla maggioranza e 2 dalle minoranze). Nessun gettone di presenza.

Lo prevede la proposta di legge della Lega Nord in Consiglio regionale (già depositata assieme ad un'altra iniziativa legislativa che propone di uniformare la circoscrizione elettorale di Tolmezzo con Udine affinchè vi sia un collegio unico provinciale) per stanare Pd e maggioranza sulle intenzioni in materia di legge elettorale in Friuli Venezia Giulia. A luglio, i quesiti referendari su enti locali, acqua e sanità erano stati cassati da un giudizio di inammissibilità: «Un chiaro voto politico» osserva Barbara Zilli che punta ad un organismo terzo, imparziale e gratuito.
Non c'è sintonia con la proposta di Ncd: «Troppo pletorica». Ma la battaglia leghista alla riforma costituzionale (con l'invito a votare no «per accontentare Renzi mandandolo a casa») si combatterà soprattutto sul territorio a colpi di dibattiti, volantini e banchetti informativi e con l'apporto dei Giovani Padani, nuovo progetto regionale che vede una squadra di giovani giuristi mettere le proprie competenze tecniche a disposizione del movimento e del partito per criticare con consapevolezza le riforme del governo Renzi. «Vogliamo garantire e preservare la democrazia - conclude il capogruppo del Carroccio alla Camera Massimiliano Fedriga (nella foto) - poiché non si può tenere in piedi il Senato senza controllo diretto dei cittadini: tutti devono avere la possibilità di scegliere».
Elisabetta Batic
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Il Gazzettino