La crisi ha lasciato il segno anche lì: tra le rimesse verso l'estero degli immigrati in Friuli Venezia Giulia. In un solo anno le rimesse sono diminuite di 3,3 milioni, passando...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Nel triennio 2011-2013 le rimesse cinesi di quell'area si attestavano sotto il mezzo milione di euro, nel 2014 hanno registrato un'impennata fino a 5,2 milioni, per poi riallinearsi ai livelli precedenti». Non sono tuttavia i cinesi a detenere il vertice della classifica delle rimesse il Friuli Venezia Giulia. Al primo posto, infatti, ci sono i flussi verso la Romania, che nel 2015 hanno raggiunto i 14 milioni, espressione della comunità di migranti più numerosa presente sul territorio regionale. Segue il Bangladesh con 10,8 milioni nel 2015, una comunità concentrata quasi esclusivamente a Monfalcone e che ha fatto registrare un aumento rispetto all'anno precedente: +4,4 per cento.
A notevole distanza si trovano, rispettivamente al terzo e al quarto posto, la Colombia e il Senegal con 3,8 e 3,1 milioni. Per quanto riguarda il «gettito» delle diverse province, traina Udine con un 28,8 milioni (-0,9%), seguita da Pordenone con il 21,9 milioni e una vistosa perdita sull'anno precedente di ben 14,7 punti percentuali. C'è poi Gorizia (14,2 milioni e un +4,4%) e Trieste, praticamente stabile con 11,8 milioni.
Se queste sono le cifre nel complesso, l'elaborazione Ires ha indagato anche il valore delle rimesse pro capite. Primi, in questo caso, sono i giorgiani, che riescono ad inviare a casa 8mila euro l'anno. Molto lontani da questi livelli i secondi in classifica, i cittadini della Repubblica Domenicana, che spediscono nel loro Paese 3.923 euro l'anno. I romeni sono ottavi, con 608 euro, e i cinesi decimi con 579 euro l'anno pro capite. I flussi di denaro dalla regione verso l'estero sono comunque raddoppiati tra il 2005 e il 2011, passando da 35 a 73 milioni.(((lanfrita))) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino