Stanga, torna l'incubo spaccate: i residenti fanno scappare il ladro

Stanga, torna l'incubo spaccate: i residenti fanno scappare il ladro
ALLARME SICUREZZAPADOVA È tornato l'incubo delle spaccate alla Stanga. Dopo l'arresto del 23 gennaio di un tunisino da parte dei carabinieri, nel rione sembrava essere tornata la...

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ALLARME SICUREZZA
PADOVA È tornato l'incubo delle spaccate alla Stanga. Dopo l'arresto del 23 gennaio di un tunisino da parte dei carabinieri, nel rione sembrava essere tornata la sicurezza. Invece venerdì, poco dopo le 21.30, un uomo armato di mattone ha tentato di sfondare i vetri di un Suv di colore bianco posteggiato in via Anelli davanti alla sede del sindacato Uil. Non è riuscito nel suo intento perchè alcuni residenti, scesi in strada per difendere il loro territorio, lo hanno messo in fuga. Il bandito, secondo la descrizione degli abitanti un cittadino nordafricano, si è rifugiato nel kebab di via Grassi. Locale che i residenti vorrebbero vedere chiuso al più presto, e per raggiungere l'obiettivo si sono già organizzati per mettere in scena un sit-in di protesta.

IL FATTO
Un uomo poco dopo le 21.30 di venerdì, armato con un mattone stretto sulla mano destra con della carta stagnola, ha tentato di sfondare i finestrini di un Suv di colore bianco parcheggiato lungo via Anelli all'altezza della sede sindacale della Uil. Il rumore di un vetro scheggiato ha messo in allarme alcuni residenti, che sono scesi in strada per difendere il loro quartiere. Il ladro è scappato e si è rifugiato nel kebab di via Grassi. Gli abitanti si sono posizionati al di fuori del locale e almeno sei nordafricani, preoccupati che potessero intervenire le forze di polizia, sono usciti dal take-away e in sella alle biciclette hanno fatto perdere le loro tracce.
IL TAM TAM

I residenti hanno visto negli occhi il malvivente e lo hanno descritto come una persona giovane, dalla pelle scura, con un paio di pantaloni grigi tipo tuta e un giubbetto nero. L'identikit è stato diramato nelle tre chat del rione, tutte gestite dal comitato Stanga. E così da venerdì sera è iniziata la caccia all'uomo. Il mandato è chiaro: Chiunque lo trovi deve bloccarlo. Gli abitanti del quartiere sono esasperati. Una delegazione di sette era stata ricevuta dal prefetto e dal questore, e alcuni giorni dopo sono scattati i controlli da parte della polizia. Ma la voglia di sicurezza dei residenti della Stanga non è stata appagata. Vogliono di più. Avevano minacciato di rifare le ronde in stile prima Lega e adesso nell'immediato pretendono una risposta. «Chiederemo il permesso - ha dichiarato Paolo Manfrin presidente del comitato Stanga - per organizzare un sit-in di protesta davanti al kebab. Quel locale va chiuso. Dalle notizie raccolte dai membri del comitato, chi continua con le spaccate sulle auto posteggiate sarebbe un gruppo di tunisini».
Marco Aldighieri
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Il Gazzettino