Sputi in faccia e minacce alla madre, condannato

Sputi in faccia e minacce alla madre, condannato
LA SENTENZAPADOVA Il figlio tanto amato si è ribellato alla madre: minacce di morte e sputi in faccia contro la sua mamma. E ieri, davanti al giudice del Tribunale monocratico,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LA SENTENZA
PADOVA Il figlio tanto amato si è ribellato alla madre: minacce di morte e sputi in faccia contro la sua mamma. E ieri, davanti al giudice del Tribunale monocratico, Fabio Bicciato di 44 anni è stato condannato a due anni di reclusione, pena sospesa, per maltrattamenti in famiglia. L'inferno all'interno delle mura domestiche è iniziato nel maggio dell'anno scorso ed è durato fino alla primavera di quest'anno. Il rapporto tra madre e figlio si è lentamente deteriorato, fino a quando il 44enne è diventato violento in una escalation di offese e intimidazioni nei confronti di chi lo ha generato. In più di una occasione ha urlato alla madre: «Ti uccido, ti rovino la vita». Il primo episodio grave si è registrato alla fine del maggio 2018, quando il 44enne ha impedito alla mamma di fare rientro a casa. La donna è stata costretta a chiamare le forze dell'ordine. Il figlio allora è stato allontanato dall'abitazione, ma in preda alla rabbia è tornato per avere le chiavi. Al rifiuto della madre, l'uomo le ha strappato dalle mani la borsetta e il telefono cellulare, così da impedirle di chiamare i carabinieri. Un anno più tardi, il 28 maggio di quest'anno, è stato sottoposto alla misura restrittiva dell'allontanamento da casa, ma non si è arreso. In più occasione è tornato nell'abitazione della madre gridando offese e minacce anche all'indirizzo di altri residenti dello stabile. Un giorno ha atteso la mamma sulla strada e l'ha colpita con uno sputo. Le sue costanti azioni violente hanno costretto la mamma a vivere in un clima di sottomissione e soggezione, inducendo nella donna uno stato di prostrazione fisiopsichica incompatibile con le normali condizioni di vita. In aula, a sua difesa, ha accusato la madre e il fratello di avere lapidato l'eredità di famiglia pari a 25 mila euro. I soldi gli sarebbero serviti per acquistare un furgone e lavorare. Intanto ieri è stato condannato a due anni per maltrattamenti in famiglia.

M.A.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino