Sputi in faccia e minacce alla madre, condannato

Martedì 22 Ottobre 2019
LA SENTENZA
PADOVA Il figlio tanto amato si è ribellato alla madre: minacce di morte e sputi in faccia contro la sua mamma. E ieri, davanti al giudice del Tribunale monocratico, Fabio Bicciato di 44 anni è stato condannato a due anni di reclusione, pena sospesa, per maltrattamenti in famiglia. L'inferno all'interno delle mura domestiche è iniziato nel maggio dell'anno scorso ed è durato fino alla primavera di quest'anno. Il rapporto tra madre e figlio si è lentamente deteriorato, fino a quando il 44enne è diventato violento in una escalation di offese e intimidazioni nei confronti di chi lo ha generato. In più di una occasione ha urlato alla madre: «Ti uccido, ti rovino la vita». Il primo episodio grave si è registrato alla fine del maggio 2018, quando il 44enne ha impedito alla mamma di fare rientro a casa. La donna è stata costretta a chiamare le forze dell'ordine. Il figlio allora è stato allontanato dall'abitazione, ma in preda alla rabbia è tornato per avere le chiavi. Al rifiuto della madre, l'uomo le ha strappato dalle mani la borsetta e il telefono cellulare, così da impedirle di chiamare i carabinieri. Un anno più tardi, il 28 maggio di quest'anno, è stato sottoposto alla misura restrittiva dell'allontanamento da casa, ma non si è arreso. In più occasione è tornato nell'abitazione della madre gridando offese e minacce anche all'indirizzo di altri residenti dello stabile. Un giorno ha atteso la mamma sulla strada e l'ha colpita con uno sputo. Le sue costanti azioni violente hanno costretto la mamma a vivere in un clima di sottomissione e soggezione, inducendo nella donna uno stato di prostrazione fisiopsichica incompatibile con le normali condizioni di vita. In aula, a sua difesa, ha accusato la madre e il fratello di avere lapidato l'eredità di famiglia pari a 25 mila euro. I soldi gli sarebbero serviti per acquistare un furgone e lavorare. Intanto ieri è stato condannato a due anni per maltrattamenti in famiglia.
M.A.
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