«Sporco negro», entrano in casa e lo picchiano con una sedia

«Sporco negro», entrano in casa e lo picchiano con una sedia
L'AGGRESSIONELECCE Si sono introdotti di notte in casa sua, lo hanno svegliato urlando «sporco negro, tornatene in Africa, questa non è la tua terra», poi gli hanno...

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L'AGGRESSIONE
LECCE Si sono introdotti di notte in casa sua, lo hanno svegliato urlando «sporco negro, tornatene in Africa, questa non è la tua terra», poi gli hanno scaraventato una sedia sulla schiena. È questo il trattamento che un gruppo di ragazzi ha riservato al 22enne Alhaji Turay, originario della Sierra Leone e da otto mesi a Trepuzzi, comune del Salento dove lavora come custode di alcuni impianti sportivi. È proprio qui, nell'appartamento al piano terra in cui vive, che gli aggressori, molto probabilmente del posto, hanno sferrato l'attacco razzista.

Verso l'una di notte hanno bussato con forza alla porta di casa sua. Alhaji ha chiesto ripetutamente «chi è?», ma nessuno ha risposto. Il 22enne, allora, ha deciso di aprire la porta ma quando ha visto persone che non conosceva l'ha subito richiusa.
I suoi aggressori, però, non si sono scoraggiati: hanno forzato la serratura e sono entrati, dando il via alla raffica di insulti razzisti. Impaurito, Alhaji ha deciso di scappare dalla finestra ma appena ha voltato le spalle al branco, uno di loro gli ha lanciato una sedia sulla schiena. Nonostante provasse dolore, il 22enne si è rialzato ed è riuscito a saltare. Una volta fuori dall'appartamento si è nascosto dietro un cespuglio e poi ha corso disperatamente per 300 metri verso casa di alcuni amici. Da qui, sentendosi al sicuro, ha telefonato ai suoi datori di lavoro che hanno avvertito la vigilanza e i carabinieri. Quando i soccorsi sono arrivati, Alhaji è stato portato nell'ospedale più vicino dove gli sono state medicate le ferite giudicate guaribili in 20 giorni.
SUL PULLMAN
Ma il razzismo corre lungo tutto lo stivale. Anche in Veneto.
Una donna straniera protesta con l'autista dell'autobus su cui sta viaggiando per la velocità del mezzo e lui risponde con una raffica di bestemmie e insulti, anche di tipo razzista: «Andate a casa vostra, cosa venite a fare qua... Silenzio!».

L'episodio è avvenuto qualche mese fa su un autobus di linea a Padova, ed è emerso adesso perchè il filmato dell'alterco, girato da un'altra passeggera, ha iniziato a girare nelle chat dei colleghi dell'autista ed è finito anche all'attenzione dell'azienda. Busitalia ha acquisito le immagini per risalire all'identità dell'autista, annunciando che prenderà «seri provvedimenti» nei confronti del dipendente.
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Il Gazzettino