SPILIMBERGOLa notizia è ancora ufficiosa, ma i carrelli per disabili nel supermercato di Spilimbergo che aveva appena adottato quelli per i cani, sarebbero in arrivo. Dalla...
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La notizia è ancora ufficiosa, ma i carrelli per disabili nel supermercato di Spilimbergo che aveva appena adottato quelli per i cani, sarebbero in arrivo. Dalla direzione del negozio continua la politica del silenzio: «Siamo una multinazionale, le dichiarazioni ufficiali saranno rilasciate dagli uffici competenti». Ma dall'entourage si è appreso che gli speciali dispositivi per facilitare la spesa di quanti hanno difficoltà di deambulazione starebbero già arrivando.
La protesta dei due giovani spilimberghesi, che si erano indignati nel vedere la campagna promozionale dei carrelli per cani, senza che prima fossero stati introdotti quelli per diversamente abili, avrebbe quindi sortito l'effetto sperato. E senza nemmeno la compartecipazione alla spesa, come era stato proposto dai ragazzi alcuni mesi fa, durante una fitta corrispondenza con il supermercato. Da chiarire anche un aspetto circa le perplessità di alcuni espresse sui social network e sul blog cittadino: il problema attuale nasce dal fatto che i genitori di bambini e ragazzi affetti da disabilità sono costretti a usare due diversi supporti su ruote e rotelle, in quanto il classico carrello da supermercato non riesce a ospitare che bambini molto piccoli. Il risultato è una fatica immane nello spingere contemporaneamente due dispositivi. Al contrario, con appositi presidi studiati per ospitare persone con problematiche di deambulazione, la seduta è molto più ampia e quindi è possibile far accomodare i soggetti in difficoltà direttamente sul carrello, che può essere prelevato direttamente all'esterno del negozio per poter essere utilizzato fin dalla discesa dall'auto, senza nemmeno la necessità di utilizzare la sedia a rotelle.
Quanto all'offerta per i cani, ha comunque uno scopo utile all'intera comunità: chi si reca a fare la spesa con il proprio amico a quattro zampe è invitato a usare soltanto carrelli specifici, evitando contaminazioni con il resto della clientela che non vede di buon occhio la possibilità di utilizzare lo stesso dispositivo che ha appena ospitato un animale.
L.P.
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Il Gazzettino