SPERIMENTAZIONE PORDENONE Il Friuli Venezia Giulia, prima di tutti gli altri,

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SPERIMENTAZIONEPORDENONE Il Friuli Venezia Giulia, prima di tutti gli altri, con l'obiettivo di rimettersi in moto non in anticipo, ma in sicurezza. E possibilmente a pieno...

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SPERIMENTAZIONE
PORDENONE Il Friuli Venezia Giulia, prima di tutti gli altri, con l'obiettivo di rimettersi in moto non in anticipo, ma in sicurezza. E possibilmente a pieno regime, con i motori già caldi. Punta a questo, la rivoluzione tecnologica annunciata ieri dal presidente della Regione, Massimiliano Fedriga. E' pronta infatti un'applicazione - da scaricare sullo smartphone - che traccerà gli spostamenti e consentirà in caso di contatti con una persona positiva o di avvenuto contagio, di mappare con precisione la rete di frequentazioni e quindi di isolare con estrema rapidità l'insorgere di nuovi focolai. Anche i più piccoli. Si tratta dello stesso metodo messo in campo a Singapore: è praticamente una storia personale raccolta in un'applicazione, che permette alle Aziende sanitarie di monitorare i movimenti e nel caso di positività di decodificare il numero associato al titolare della app. Una volta associato il numero al nome e al cognome del proprietario, si è in grado di capire chi ha frequentato la persona. In poche parole, una patente per ricominciare a vivere.

L'ANNUNCIO
Dettaglio importante: l'applicazione è stata donata gratuitamente alla Regione da un colosso dei processi aziendali come la multinazionale Accenture. Altro dettaglio importante: i test sono già in corso e Massimiliano Fedriga - contattato telefonicamente - ha spiegato che l'obiettivo è quello di «rendere scaricabile l'applicazione entro la fine della prossima settimana». Quindi prima della fine delle restrizioni. C'è invece una piccola nota dolente: «Non possiamo obbligare le persone a scaricare l'applicazione - ha spiegato Fedriga - quindi l'adesione dovrà essere su base volontaria, ma riteniamo possa svolgere un ruolo chiave sul territorio nella fase di post-emergenza e di graduale rientro alla normalità». Servirà una grande operazione di convincimento, specialmente nei confronti di chi non ha grande dimestichezza con gli smartphone e le applicazioni.
I DETTAGLI

La app è stata adattata alle specificità del territorio, e alle leggi in fatto di tutela della privacy, da parte della società regionale Ict Insiel spa che ne sta testando l'efficacia su un campione di quasi 300 cittadini. «Ci prepariamo per ripartire nella massima sicurezza - ha aggiunto il presidente Fedriga -. Se tutti i cittadini utilizzeranno la app, ognuno tutelerà la propria salute e quella di tutti. Siamo la prima regione a partire e ringrazio Accenture per aver donato un lavoro prezioso e Insiel per la collaborazione». «Questa tipologia di applicazione - ha spiegato Diego Antonini, presidente di Insiel - è pienamente rispettosa dei diritti degli utenti: a ogni soggetto che la scarica viene infatti assegnato un codice numerico identificativo totalmente anonimo e la tracciatura dei movimenti avviene attraverso il bluetooth. Solo nel caso in cui un cittadino dovesse risultare positivo al Covid-19, le strutture sanitarie saranno gli unici soggetti autorizzati a decriptare il suo codice identificativo e quelli dei soggetti con i quali è entrato in contatto». Quanto all'utilità della app per contrastare la diffusione epidemiologica «il successo dipenderà dal numero di adesioni - ha detto Antonini -: più cittadini decideranno di scaricarla, maggiore sarà la possibilità di intercettare il virus e circoscriverlo rapidamente, affidando alle cure sanitarie chi dovesse risultare positivo». Disponibile nella versione iOs (Iphone) e Android, la app - che al momento dell'iscrizione richiederà di inserire unicamente il numero di cellulare e il codice fiscale - conterrà al suo interno una serie di informazioni sul Covid-19 e i numeri telefonici da comporre in caso di emergenza. Appena sarà superata la prima fase di test, l'applicazione sarà disponibile nei canali che saranno comunicati dalla Regione.
M.A.
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Il Gazzettino