Sottomarino scomparso, il giallo di 7 telefonate

Sottomarino scomparso, il giallo di 7 telefonate
LE RICERCHEBUENOS AIRES S'infittisce il mistero del sommergibile San Juan con cui non si hanno contatti ormai da giorni. Mentre crescono sempre più i timori per la sorte dei 44...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LE RICERCHE
BUENOS AIRES S'infittisce il mistero del sommergibile San Juan con cui non si hanno contatti ormai da giorni. Mentre crescono sempre più i timori per la sorte dei 44 membri dell'equipaggio, qualche speranza è arrivata ieri quando le autorità marittime hanno reso noto di aver registrato segnali, almeno 7 chiamate, arrivate dagli abissi. Ma nessuno, al momento, è stato in grado di confermare che provenissero dal sommergibile. E la Marina di Buenos Aires ha precisato di non sapere con certezza se i sette tentativi di chiamate satellitari rilevati ieri provenivano dal sottomarino.

In una nuova giornata di angoscia per la sorte dell'equipaggio, il paese e i familiari si aggrappano così a quei contatti giunti in diverse basi della Marina. Tentativi di chiamate ricevuti tra le l0,52 e le 15,42 di sabato, durati tra i 4 e i 36 secondi: troppo poco per stabilire una comunicazione ma quanto basta per ridare almeno la speranza. «Stiamo cercando di confermare la veridicità delle chiamate», ha detto il portavoce della Marina Enrique Balbi, riassicurando sul fatto che per le 44 persone a bordo «non ci sono problemi di cibo o di ossigeno». Alla domanda su cosa sia successo nel sottomarino, Balbi ha ribadito che «nessuna ipotesi» è per ora esclusa. Anche il responsabile della base navale di Mar del Plata, Gabriel Gonzalez, ha ricordato che al momento «non c'è una chiara evidenza» del fatto che i contatti siano provenuti dal sommergibile, o che siano invece stati «collegamenti in arrivo».
I CONTATTI
Proprio quello dei contatti rimane quindi uno dei fronti sui quali è impegnata la Marina argentina, con l'aiuto tra l'altro di una impresa di comunicazione satellitare Usa. Per riuscire a localizzare il sottomarino che, nell'ultimo contatto giovedì scorso, era nelle acque dell'Atlantico meridionale a 432 km dalla costa, all'altezza del Golfo di San Jorge. Ed è la missione nella quale appunto sono impegnate circa 40 navi con caratteristiche tecniche diverse, una decine di aerei e persino una ventina di pescherecci. Oltre all'Argentina e agli Usa, ci sono altri cinque paesi coinvolti nella mega-operazione (Brasile, Cile, Perù, Uruguay, Inghilterra e Francia). I mezzi stanno setacciando un'area immensa, che per l'80% è già stata controllata. E d'altra parte, nemmeno le condizioni meteo aiutano: «ci sono tempeste e onde alte cinque metri», ha ricordato Balbi. Il San Juan, costruito in Germania nel 1985 e poi portato in Argentina, doveva seguire la rotta prevista dalla base di Usuahia (estremo sud del paese) fino alla città portuale di Mar del Plata.
MALTEMPO

La forza e l'altezza delle onde dell'Oceano Atlantico potrebbero indebolire il segnale proveniente dal sottomarino. Le sue ultime coordinate, ha fatto sapere il ministero della Difesa argentino, lo individuavano nel Golfo San Jorge, 240 miglia nautiche (432 chilometri) al largo della costa, nel sud-est della penisola di Valdes, a circa 1.300 chilometri a sud di Buenos Aires. Il sommergibile, 65 metri di lunghezza e 7 di diametro, secondo quanto previsto sarebbe dovuto arrivare tra ieri e oggi. L'Argentina ha accolto positivamente le offerte di aiuto internazionale nelle ricerche da Cile, Brasile, Stati Uniti, Inghilterra, Colombia, Uruguay e Perù.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino