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BELLUNO Una foto per l'Amazzonia che brucia. Anche Belluno vicina alle foreste a fuoco del Brasile. Il movimento Fridays For Future di Belluno è tornato in piazza. L'ha fatto senza clamori nè annunci, con lo stesso silenzio degli alberi che si stanno incenerendo nella più grande foresta del mondo. Così ieri pomeriggio il gruppo capeggiato da Roberta Cadorin ha deciso per un piccolo flash mob davanti alla Libreria le due Zitelle di Piazza Piloni, con cartello Sos Amazzonia #Fridaysforfuture alla mano.
Hanno fermato i passanti, hanno presentato loro la causa e hanno chiesto di scattare una foto insieme. Un gesto simbolico, certo, pensato per tenere alta l'attenzione su una tragedia che sta preoccupando tutta Europa. Era un'iniziativa mondiale. Il 23 agosto, infatti, il Movimento aveva indetto una manifestazione in tutto il mondo; in molti hanno esibito cartelli sotto le rispettive ambasciate brasiliane. Il tutto con l'obiettivo di spingere l'esecutivo di Brasilia ad allinearsi con gli obiettivi che Fridays For Futre si aspetta da tutti i Governi, ovvero contenere l'aumento della temperatura media globale entro i 1,5 gradi rispetto al livello pre industriale e la garanzia della giustizia climatica nel rispetto dell'equità. Anche se proveniamo da tante nazioni e tante culture diverse, e abbiamo differenti visioni del mondo, lotteremo uniti per un unico obiettivo si legge in una nota diffusa dal Movimento -: esprimere il nostro sconcerto e la nostra rabbia per le politiche del governo Brasiliano, le quali stanno drammaticamente accelerando la crisi climatica. Il Movimento di Belluno era già sceso in piazza nei mesi scorsi, unendosi al corteo formato dai ragazzi in occasione dei venerdì di Greta Thunberg.
A.Tr.
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Il Gazzettino