«Sono stato provocato dal vicino armato di bastone»

«Sono stato provocato dal vicino armato di bastone»
IL PROCESSOPADOVA «È stato il vicino di casa a provocarmi, era armato di bastone». Così si è difeso in aula Silvano Paganini, 56 anni, alla sbarra per tentato omicidio. E...

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IL PROCESSO
PADOVA «È stato il vicino di casa a provocarmi, era armato di bastone». Così si è difeso in aula Silvano Paganini, 56 anni, alla sbarra per tentato omicidio. E ieri hanno parlato anche due testi in favore della difesa, ricordando che «Sì è vero, quel vicino di casa aveva il bastone». Ma lui, la vittima, Giuseppe Manzanotti, si è a sua volta difeso e attraverso il suo legale Paolo Tessier ha chiesto un risarcimento danni di 20 mila euro. Il pubblico ministero poi ha contestato l'aggravante, che la violenza è stata commessa sotto lo sguardo di alcuni minorenni. La prossima udienza è stata fissata per il 6 febbraio. Il duello rusticano si era consumato il 1 luglio dell'anno scorso all'ombra dei palazzi Ater di via Newton a Brusegana. Alla base dell'accoltellamento una banale lite. Paganini si era affacciato dalla finestra del suo appartamento al terzo piano urlando ai ragazzini, che stavano giocando nel cortile, di smetterla e di andarsene a casa. Erano arrivate parole pesanti e pure qualche offesa. Il padre di uno dei bambini, Giuseppe Manzanotti, 71 anni, gli aveva intimato di smetterla di parlare in quel modo davanti ai ragazzini e di lasciarli stare. Il botta e risposta tra i due era andato avanti ancora finché il 71enne non gli aveva urlato: «Se sei un uomo scendi e parliamone».

Paganini non se l'era fatto ripetere due volte: aveva infilato un coltello a serramanico nei pantaloni, aveva imboccato le scale ed era arrivato come una furia in cortile. Manzanotti non si era fatto cogliere impreparato: si era armato di bastone per affrontarlo. I due avevano dato vita ad un vero e proprio duello fino a quando Paganini aveva piantato il coltello nella pancia del rivale. Il settantunenne è stato ricoverato in ospedale ed è stato giudicato guaribile in trenta giorni. E almeno quattro o cinque volte, prima di essere ferito all'addome, era riuscito con il bastone, secondo l'accusa, a parare i fendenti di Paganini, di origini ravennati con alle spalle qualche piccolo precedente per furto.
M.A.
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Il Gazzettino