Solidarietà al prefetto con telefonate, fiori e regali

Solidarietà al prefetto con telefonate, fiori e regali
(Ni.Co.) Numerosissime le telefonate di sostegno e di solidarietà. Ma diversi sono stati pure i doni recapitati a Palazzo Santo Stefano, tra cui alcuni mazzi di fiori e dei...

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(Ni.Co.) Numerosissime le telefonate di sostegno e di solidarietà. Ma diversi sono stati pure i doni recapitati a Palazzo Santo Stefano, tra cui alcuni mazzi di fiori e dei libri. Il prefetto Patrizia Impresa, infatti, nelle ultime ore ha ricevuto tante attestazioni di approvazione per quanto sta facendo per accogliere i profughi. A porgergliele sono stati esponenti della società civile e anche del mondo universitario. A questo coro si è unito pure Flavio Zanonato, europarlamentare del Pd, che su facebook ha postato la sua posizione, in sintonia con il prefetto stesso e in contrasto con quanto asserisce invece l'attuale sindaco Massimo Bitonci. «Spregevole e vile - scrive Zanonato -. Difficile trovare l'aggettivo adatto a definire il comportamento di Bitonci che chiede oggi le dimissioni del Prefetto Patrizia Impresa. Il sindaco del capoluogo invece di porsi il problema di governare il fenomeno dei profughi, che inevitabilmente creano disagi ai padovani, si è messo in testa di sfruttare elettoralmente la questione, cavalcando le paure e massimizzando le difficoltà. Il Prefetto si è così trovato solo nel dare una risposta al problema e nel cercare soluzioni come richiestole dal Governo da cui dipende. Se l'Amministrazione Comunale, invece di sabotare, avesse collaborato, i disagi per i cittadini sarebbero stati enormemente minori. Brava e coraggiosa Signora Prefetto, la Padova migliore è con lei». Solidarietà anche da Christian Ferrari, segretario generale della Cgil: «Ritengo irresponsabile la richiesta di dimissioni avanzata da Bitonci nei confronti del Prefetto. Senza la collaborazione tra le Istituzioni è impossibile gestire con umanità un fenomeno epocale. A pagare le conseguenze di atteggiamenti irresponsabili saranno i cittadini».
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Il Gazzettino