Slot machine sul territorio ben 951 messe in 332 bar

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I DATI

BELLUNO Il fenomeno ludopatia è in tragica crescita. Eppure il Serd, da circa un anno, continua ad avere in cura appena settanta persone, «La puntina della punta dell'iceberg» commenta il direttore del Servizio Alfio De Sandre, presente ieri mattina al convegno. Belluno è all'ultimo posto in regione per volumi di gioco, ma il Veneto è al terzo posto in Italia dopo regioni ben più popolosi come Lombardia e Lazio. Il problema è che il fenomeno lievita a vista d'occhio. Nel 2003 il volume di gioco nel Paese era stato di 15 miliardi, nel 2017 di oltre 100. In provincia gli apparecchi sono 951 locati in 332 esercizi. «Ma quel che spaventa ha spiegato ieri l'assessore regionale Manuela Lanzarin è il numero di macchinette che ancora si potrebbero installare, secondo la normativa: 2387. Solo per la lotteria lo scorso anno in provincia di Belluno si sono spesi 29 milioni di euro». Oggi in Regione si sta lavorando ad una legge quadro in grado di mettere paletti ben rigidi al dilagare del vizio. Il testo ha passato l'esame della giunta e ora si affaccia al confronto con la quinta commissione. Lanzarin conta di renderlo legge all'inizio del prossimo anno. A quel punto dovranno essere rispettate distanze di 300 o 500 metri tra luoghi sensibili come scuole, ospedali, chiese e banche e gli esercizi con slot, ai bar con macchinette verrà maggiorata l'addizionale e saranno imposte restrizioni nella pubblicità. Accanto all'assessore regionale ieri hanno relazionato anche De Sandre, il direttore generale dell'azienda sanitaria Adriano Rasi Caldogno, il senatore Paolo Saviane e il consigliere regionale Franco Gidoni. «Nel Bellunese le slot sono molto diffuse perché il territorio è molto ampio, ci sono tanti comuni, tante frazioni e i bar sono frequenti ha spiegato De Sandre -. Cosa stiamo facendo? C'è un percorso di cura attivo da anni e, con il Progetto Gap, abbiamo predisposto sette azioni già approvate dalla Regione: tre di prevenzione, tre di riabilitazione e una di governance».

A.Tr.
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Il Gazzettino