(M.Luc.) Paolo Avezzù non resta solo. Dopo l'abbandono di Renato Borgato, Andrea Denti e Alberto Benito Borella dalla compagine dei centristi che hanno sostenuto il presidente...
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«Ho preferito portare avanti la lista civica, ma il mio impegno politico con Area Popolare continua» precisa Avezzù. Il presidente del consiglio è sempre molto critico sull'operato del sindaco, della maggioranza e addirittura della giunta regionale di Zaia. Contando che il suo partito, Ncd, oltretutto, a Roma è al governo assieme al Pd, è lecito domandarsi allora perchè Avezzù insista nel rimanere al fianco di Bergamin a Palazzo Nodari. A domanda diretta risponde: «Gli elettori mi chiedono di essere la spina nel fianco del sindaco, quello che lo sprona ad andare avanti e a continuare a seguire il programma elettorale». Nessuna intenzione di passare dall'altra parte. Almeno per ora. Certo che, però, la presenza nel suo gruppo di due consiglieri che hanno preferito restare dalla sua parte, molto critica, invece che seguire quella di Renato Borgato&co., che è decisamente più filo-Bergamin, è un segnale che il sindaco non dovrebbe ignorare visto che già durante l'ultimo consiglio in quattro della sua maggioranza hanno deciso di astenersi dal votare quella che era una mozione particolarmente cara al primo cittadino. Cinque anzi, se si conta che avrebbe seguito la stessa strada anche l'azzurro Simone Dolcetto, assente per malattia.
Intanto è andata a monte per l'ennesima volta la riunione del coordinamento politico: Bergamin non ha invitato Valter Roana, rappresentante di FI, e così sia Avezzù che Federico Lunari, per Presenza Cristiana, hanno abbandonato il tavolo.
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Il Gazzettino