Si rientra in classe «Ho parato i colpi»

Si rientra in classe «Ho parato i colpi»
Ormai non mancano che quindici giorni all'inizio del nuovo anno scolastico. Il 12 settembre risuonerà la campanella che segnerà la ripresa delle lezioni. Per 113.830 studenti...

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Ormai non mancano che quindici giorni all'inizio del nuovo anno scolastico. Il 12 settembre risuonerà la campanella che segnerà la ripresa delle lezioni. Per 113.830 studenti trevigiani le vacanze estive sono agli sgoccioli. Chi invece ha già iniziato a lavorare da un pezzo, e di buona lena, è l'ufficio scolastico provinciale. C'è un puzzle ancora più complesso degli altri anni da sistemare. A cominciare dai ricorsi degli insegnanti che lamentano di essere stati trasferiti in scuole "sbagliate" rispetto alla loro posizione in graduatoria. Ci sono solo quindici giorni di tempo per far quadrare le cose: bisogna fare in fretta.

Barbara Sardella, dirigente dell'ufficio scolastico provinciale, come procede l'organizzazione in vista dell'inizio del nuovo anno scolastico?
«Qui a Treviso le cose non stanno andando male. Diciamo che abbiamo parato i colpi. Contiamo che il nuovo anno parta bene: stiamo lavorando per questo. Dopo la ripresa delle lezioni ci sarà probabilmente qualche assestamento nell'organico degli insegnanti. Ma si tratta di cose fisiologiche».
Siete chiamati a rispondere a tempo di record ai ricorsi dei professori che ritengono di aver subìto un torto dal "cervellone" del Miur nel trasferimento.
«Entro il 3 settembre tutti questi insegnanti saranno nella loro scuola definitiva. Stiamo passando in rassegna le richieste di conciliazione. Non sono tantissime. Stiamo parlando di una trentina per quanto riguarda le elementari, solo tre per le medie e una decina per le superiori. Già lunedì avremo in mano il quadro delle richieste accoglibili. Poi procederemo con le convocazioni. Per la fine della settimana sarà tutto concluso. Di seguito ci saranno gli altri consueti passaggi per la definizione degli organici».
A proposito degli organici: il ministero ha bocciato la vostra richiesta di avere 70 cattedre in più rispetto a quelle previste.
«Sì. E non ci sono novità. Salvo miracoli, ormai un pò difficili, si partirà così. Come ho già detto non ci saranno accorpamenti di classi. Ma non potranno essere garantite alcune nuove prime con il tempo pieno e si faticherà a effettuare gli sdoppiamenti delle sezioni in caso di necessità. Speravamo che l'organico di fatto potesse soddisfare le nostre necessità. Invece da questo punto di vista non riusciremo a fare tutto quello che avevamo previsto».
C'è infine il capitolo dei prèsidi. Nessuno degli abilitati in altre regioni ha scelto di venire nelle scuole del Veneto. E qui ora ci sono molti posti vuoti.

«Le scuole senza un dirigente titolare sono 29. Non ci resta che fare tutto in casa. È un peccato perché contavamo di poter avere almeno quattro nuovi prèsidi attraverso la mobilità interregionale. Invece non sarà così. Copriremo i posti vacanti con le reggenze: affidando una scuola a un dirigente già alla guida di un proprio istituto. Gli elenchi verranno pubblicati all'inizio della settimana. Sappiamo che non si tratta di una passeggiata. Ma purtroppo non c'è alternativa: tutte le scuole devono avere una guida già dall'inizio dell'anno scolastico». (((favarom))) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino