Sexy-ladra condannata a 4 anni di reclusione

Sexy-ladra condannata a 4 anni di reclusione
L'ADESCAMENTOROVIGO «Vuoi fare l'amore con me?», una frase pronunciata a bruciapelo, abbassandosi le mutande e mettendo le mani nelle parti intime della vittima designata della...

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L'ADESCAMENTO
ROVIGO «Vuoi fare l'amore con me?», una frase pronunciata a bruciapelo, abbassandosi le mutande e mettendo le mani nelle parti intime della vittima designata della sua trappola sexy per mettere poi le mani sui suoi soldi e su collana e braccialetto. Un trucco, ripetuto con diverse varianti, costato ieri alla 29enne rom Elena Ciurar una condanna a 4 anni e 4 mesi.

PRECEDENTI
La sentenza, pronunciata dal giudice Anna Di Mascio, sulla quale hanno influito anche gli svariati precedenti, riguardava in particolare tre episodi che venivano contestati alla giovane donna di origini romene e formalmente residente a Perugia: due furti aggravati e un furto con strappo messi a segno fra l'agosto ed il settembre del 2014. Il più eclatante è proprio quello del 13 settembre che l'ha vista usare il sesso come arma per derubare un attempato signore al quale aveva chiesto un passaggio in auto fino alla stazione, denudandosi e toccandolo con fare seducente ma con scopi economici.
NUDA IN AUTO

Le mani della donna si sono spostate dalle parti intime alle tasche dei pantaloni per arraffare 200 euro in contanti, per poi balzare al polso ed al collo, strappando via un bracciale d'oro e una catenina con un crocefisso per un valore di circa 3mila euro. Il giorno dopo, fra viale Trieste e via Umberto I, davanti alla Favorita, si è avvicinata a un altro anziano, chiedendogli un'offerta e con una mossa repentina gli ha strappato dal collo la collanina d'oro fuggendo via di corsa. Il terzo furto che l'accusa le addebita risale invece al 9 agosto, sempre del 2014: fingendo di sentirsi male si è come piegata su se stessa, spingendo un ignaro passante a prestarle soccorso e a decidere di accompagnarla in ospedale. Una volta in auto, all'altezza della rotatoria di Ponte Marabin, gli si è buttata addosso, fingendo di avere dolore, ma in realtà per arraffare 50 euro in contanti, nonché collanina d'oro e bracciale. Quando l'uomo ha inchiodato, fulminea è scesa giù scappando via. La donna, il 23 settembre dello stesso anno era stata anche arrestata dai carabinieri, subito dopo un furto con strappo con la tecnica della carezza ai danni di un 53enne, che con l'aiuto dei militari era però riuscito a bloccarla. All'epoca era incinta e, per questo, era subito tornata in libertà.
F.Cam.
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Il Gazzettino