Sei morti, uno ad Aviano Allarme in casa di riposo

Sei morti, uno ad Aviano Allarme in casa di riposo
LA SITUAZIONEPORDENONE Una vita fatta di lavoro, da operaio in una fabbrica della zona e poi da muratore. Una vecchiaia passata in paese, una storia come se ne potrebbero...

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LA SITUAZIONE
PORDENONE Una vita fatta di lavoro, da operaio in una fabbrica della zona e poi da muratore. Una vecchiaia passata in paese, una storia come se ne potrebbero raccontare a migliaia nell'alta provincia pordenonese. Una storia che purtroppo però entra a far parte di un altro libro, fatto di tutto tranne che di normalità. Ad Aviano si è registrata la sedicesima vittima pordenonese dell'epidemia di Coronavirus. All'ospedale Santa Maria degli Angeli ieri è morto Mario Cipolat Padiel, classe 1927. Si tratta della prima vittima avianese dall'inizio dell'emergenza. A confermare il decesso è stato anche il sindaco Ilario De Marco. Mario Cipolat Padiel si trovava già ricoverato in ospedale a causa di patologie pregresse e probabilmente ha contratto il virus proprio all'interno della struttura. Il conto delle vittime pordenonesi del Coronavirus sale quindi a quota 16, mentre a livello regionale nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri cinque decessi. Il bilancio vede 113 decessi: 59 a Trieste, 36 a Udine, 16 a Pordenone e 2 a Gorizia. Sempre da Aviano arriva però una bella notizia: una anziana del 36 è stata dimessa ed è tornata a casa.

L'ALLARME
Si aggrava la situazione alla casa di riposo Micoli-Toscano di Castions di Zoppola. Oltre alle due vittime già registrate tra gli ospiti della struttura, a preoccupare maggiormente è l'avanzamento del contagio. E la comunicazione arrivata ieri sera è stata tutt'altro che confortante: gli ospiti che hanno contratto il Coronavirus sono ormai 22, di cui cinque ricoverati in ospedale con sintomi più seri. Sono otto, invece, gli operatori della struttura che a loro volta sono risultati positivi al tampone di controllo. Torna l'allarme anche all'Rsa di San Vito al Tagliamento, dove a risultare positiva è stata un'infermiera interna alla struttura connessa all'ospedale.
IN PROVINCIA
Secondo i dati della Prefettura di Pordenone, in provincia le persone positive al Covid-19 sono salite a 377, cioè 24 in più rispetto alla rilevazione precedente. Sono calati invece i pazienti ricoverati, e questo è un dato che fa sperare: lunedì erano 89, ieri solo 83. Le persone positive in isolamento domiciliare sono 273, nove più di lunedì. I comuni coinvolti sono 36 su 50.
IN REGIONE
Ieri è tornato a salire il ritmo del contagio, ma come ad ogni oscillazione registrata sino ad oggi bisogna mettere in relazione i dati con i tamponi effettuati. Molti, nelle ultime ore, quelli in provincia di Trieste. I casi accertati positivi al Coronavirus in Fvg sono 1.593, con un incremento di 92 unità rispetto a ieri. I totalmente guariti sono 112, mentre i clinicamente guariti (persone senza più sintomi ma non ancora negativi al tampone) sono 208. Rimangono 60, le persone che attualmente si trovano in terapia intensiva, mentre i pazienti ricoverati in altri reparti risultano essere 215 e le persone in isolamento domiciliare sono 885.
GLI OSPEDALI

La sensazione che filtra dagli ambienti di vertice dell'Azienda sanitaria è che la pressione sul sistema sanitario locale stia leggermente e lentamente diminuendo. Continua ad essere vicina al livello di guardia, invece la situazione legata alle Terapie intensive. Sui 78 posti attualmente disponibili in regione, ne risultano occupati 60. A Pordenone tutti i 15 letti sono già impegnati. Gli unici posti liberi sono a Trieste (quattro letti), Udine (un letto), Gorizia (cinque letti), Palmanova (quattro) e al Burlo (quattro). Fondamentale la corsa contro il tempo per ampliare il reparto triestino di Cattinara e arrivare a quota cento posti di Terapia intensiva. Solo così si potrà evitare che le rianimazioni diventino sature in pochi giorni.
Marco Agrusti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino