Scuole di musica, si chiude tutto Vietate le lezioni con il maestro

Scuole di musica, si chiude tutto Vietate le lezioni con il maestro
SCUOLA DI MUSICAPORDENONE Stop alle lezioni live di musica, dopo la nota della prefettura di Pordenone che dà un'interpretazione univoca dell'ultimo Dpcm. Ed è una doccia gelata...

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SCUOLA DI MUSICA
PORDENONE Stop alle lezioni live di musica, dopo la nota della prefettura di Pordenone che dà un'interpretazione univoca dell'ultimo Dpcm. Ed è una doccia gelata per oltre 1500 studenti della città che nella musica credono, la vivono, si impegnano. «Un ambiente sicuro - fanno sapere i responsabili delle numerose scuole - in quanto, già dall'apertura delle sedi a settembre i genitori non potevano entrare, le lezioni in orchestra erano state sospese, perciò rimaneva un unico e importantissimo contatto sociale, quello con il maestro. Tra una lezione e l'altra, l'aula veniva pulita, arieggiata, gli strumenti o il leggio igienizzati, naturalmente gel e mascherine sempre usate». Ebbene, nemmeno tutto questo, ha permesso di continuare in presenza. «Non si comprende perché negli istituti scolastici superiori le lezioni laboratoriali, tecniche, come meccanica, elettrotecnica, anche con 28 studenti si fanno in presenza. Anche nelle scuole dall'infanzia alle medie prosegue la didattica in presenza e che in ogni scuola gli studenti con disabilità o difficoltà di apprendimento in accordo con le famiglie possono essere presenti in classe. Allora in molti di noi si stanno chiedendo perché tanti ragazzi debbono rinunciare alle lezioni individuali in presenza di musica, in un ambiente sicuro. Pensiamo ai liceali che non usufruiscono dei laboratori a scuola, che non escono da circa un mese e non possono nemmeno svolgere attività fisica, a loro era rimasto un unico contatto sociale: con il loro maestro di musica. Anche questo contatto dovrà essere a distanza».

Perché la musica continua, non si ferma, ma il sound non è lo stesso, come il clima di gioia che fa vivere il confronto con un professionista e con i pari. La decisione che coinvolge le scuole di musica, ma anche i teatri dichiara il maestro Gianni Fassetta e presidente di Fadiesis ci lascia perplessi, proprio perché le nostre sono realtà sicure, già avevamo rinunciato alla musica d'insieme, eppure con senso di responsabilità auspichiamo che questo sforzo possa essere utile, diciamo agli studenti di non mollare, di continuare a seguire le lezioni a distanza e auspichiamo di riprendere il più presto possibile. Fassetta spiega che le scuole devono cambiare il modo di concepire la musica, non più da settembre a giugno, ma tutto l'anno in modo da offrire una continuità didattica. Le principali scuole della città sono otto, oltre alla Fadiesis ci sono Farandola, Sound Cem, Città di Pordenone, Accademia musicale pordenonese, Cooperativa Polinote, Pietro Edo, Mascagni, in ogni istituto vi è l'eccellenza di uno o più strumenti, naturalmente la disciplina canora è portata avanti ad altissimi livelli, si spazia dal genere classico al moderno. Questa chiusura metterà a repentaglio la professione di diversi maestri, soprattutto di coloro che lavorano esclusivamente con i bambini che hanno difficoltà ad approcciarsi alla musica attraverso un pc. L'auspicio è che con il 3 dicembre, tutto ritorni in presenza e che sia l'occasione per aprire un tavolo di confronto con le amministrazioni. Con un fermento musicale come quello del Pordenonese stona non solo la chiusura con possibili insegnanti che vedranno diminuire o azzerare le entrate, ma anche la mancanza di un liceo musicale e del Conservatorio in città per non disperdere le eccellenze pordenonesi.
Sara Carnelos
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino