Scandalo delle firme false nel Pdl «Il processo si sposti a Vicenza»

Scandalo delle firme false nel Pdl «Il processo si sposti a Vicenza»
VENEZIA È stato aggiornato al 27 novembre il processo per lo scandalo delle tessere false nel Popolo della Libertà che vede imputati il capogruppo di Fratelli d'Italia in...

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VENEZIA È stato aggiornato al 27 novembre il processo per lo scandalo delle tessere false nel Popolo della Libertà che vede imputati il capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Veneto Sergio Berlato, la deputata e presidente dell'Associazione Cacciatori Veneti Maria Cristina Caretta, l'ex senatore trevigiano Maurizio Castro. I tre sono stati citati a giudizio dal sostituto procuratore di Roma Saverio Francesco Musolino, accusati di falso in scrittura privata e indebito utilizzo dei dati personali. Ieri i legali dei tre hanno presentato due eccezioni. La prima riguarda la competenza territoriale che dovrebbe essere Vicenza anziché Roma. La seconda riguarda la depenalizzazione del reato di violazione della privacy dopo l'entrata in vigore lo scorso 19 settembre del decreto di adeguamento della direttiva europea. Va ricordato che già il reato di falso era stato depenalizzato.

Il caso era esploso nel 2011, quando molti vicentini si erano ritrovati a loro insaputa nell'elenco di tesserati Pdl. C'erano l'allora deputato del Pd Massimo Calearo, appartenenti a forze dell'ordine, defunti: tutti iscritti all'Associazione cacciatori veneti. I carabinieri contarono quasi 8mila tessere anomale. Il processo si è aperto lo scorso 30 gennaio e subito aggiornato al 25 settembre. Ieri il rinvio a novembre. (Al.Va.)
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Il Gazzettino