SANTA MARIA DI SALA Nubi ancora dense all'orizzonte della Piarottolegno. Lo stato

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SANTA MARIA DI SALA
Nubi ancora dense all'orizzonte della Piarottolegno. Lo stato di agitazione proclamato dai sindacati le scorse settimane, che prosegue con un picchetto in azienda, ha marcato ieri un passo non decisivo sul fronte della trattativa, con il confronto tra sindacati, Rsu aziendali, Confindustria in rappresentanza dell'azienda, la Direzione lavoro regionale e i tecnici nominati dall'azienda di semilavorati, incaricati di gestire la vertenza in atto. Filca-Cisl e Fillea-Cgil, presenti al tavolo, hanno preso atto della volontà dell'azienda di depositare un concordato, ma la strada da percorrere è tutta in salita e vincolata alla concessione di nuovi ammortizzatori sociali, in scadenza a fine mese.

«A partire da luglio - spiegano i delegati - dovranno essere emanati nuovi decreti governativi per aumentare la copertura temporale delle casse integrazioni». L'accordo per ora appare lontano, anche se non impossibile. I tecnici di Piarottolegno hanno infatti ribadito l'intenzione di mettere in atto tutte le soluzioni possibili per continuare l'attività e la produzione in Italia, pur confermando le difficoltà lungo il percorso da intraprendere. «Abbiamo ribadito - proseguono Filca e Fillea - le nostre forti preoccupazioni per la tenuta occupazionale, e di conseguenza economica, per tutti i lavoratori coinvolti e abbiamo chiesto un maggior impegno della proprietà per far ripartire tutti i reparti attraverso il reintegro di più personale e applicando la rotazione prevista dalla legge nel rispetto delle normative sanitarie e del protocollo Covid sottoscritto il mese scorso tra le parti». Il confronto verrà aggiornato il prossimo 22 giugno e in quell'occasione verrà verificato lo sviluppo della situazione, con i sindacati che hanno chiesto di poter vedere un piano industriale volto al proseguimento dell'attività. In quell'occasione - hanno concluso i delegati sindacali - speriamo di poter conferire direttamente con la proprietà, ieri inspiegabilmente assente».
F.Deg.
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Il Gazzettino